BRUXELLES _ Sono iniziate ieri le discussioni al Parlamento Europeo di Strasburgo in occasione della Sessione Plenaria. Anche l’On. Patriciello si è recato nella capoluogo alsaziano per prendere parte ai lavori del massimo consesso comunitario. Diversi gli argomenti all’ordine del giorno. Prima di iniziare le discussioni il Presidente del Parlamento Europeo, Jerzy Buzek, ha espresso solidarietà alle vittime dell’ultimo terremoto in Turchia e delle inondazioni in Italia e Francia, sottolineando gli sforzi compiuti da Protezione Civile e Autorità locali per rispondere alle emergenze. Buzek ha anche sottolineato l’importanza del dibattito di mercoledì sull’Eurogruppo e sulla Governance economica e annunciato la conferenza di alto livello sui diritti umani del prossimo 23 novembre e la preparazione del Consiglio europeo di dicembre. Tra le relazioni votate nella giornata di ieri figurano quelle sulla mobilità del professionisti e sul mercato ferroviario europeo.
Per quanto riguarda il primo punto l’oggetto della votazione ha riguardato la possibilità di cambiare il riconoscimento delle qualifiche professionali a livello europeo contenuto nella Direttiva in materia. In sintesi si vuole agevolare la mobilità transfrontaliera tramite il riconoscimento, in tutti gli Stati membri delle qualifiche dei professionisti. “Con tale cambiamento – afferma Patriciello – si potrà permettere a medici, dentisti, farmacisti, architetti di operare in tutti gli Stati membri assicurando la mobilità e contemporaneamente la sicurezza”. Tale proposta prevede anche la creazione di una Carta Professionale che certifichi l’esperienza accademica e professionale del professionista. Per ciò che concerne la materia dei trasporti ieri il Parlamento ha votato una proposta legislativa sulla liberalizzazione dei servizi ferroviari.
Secondo quest’ultima ogni Stato membro dovrebbe istituire un regolatore indipendente per fermare le pratiche discriminatorie e di distorsione del mercato dei servizi ferroviari; questo si traduce in maggiore trasparenza finanziaria, regole chiare e non discriminatorie delle tariffe così come l’accesso aperto a tutti gli operatori di servizi. La raccomandazione per la prima lettura dovrebbe essere discussa e votata in Aula nel mese di novembre. I deputati discuteranno oggi il programma di lavoro della Commissione per il 2012 con il Presidente José Manuel Barroso. “La legislatura attuale – afferma Patriciello – è la prima nella quale il Parlamento ha il diritto di contribuire alla stesura del programma di lavoro, grazie alle novità introdotte con il Trattato di Lisbona. Tra i temi di fondamentale interesse la discussione sulla governance economica e il ruolo dell’Unione Europea nel processo di rafforzamento della stessa”. Il Parlamento ha chiesto, inoltre, ai Commissari Hahn e Cioloş come rendere, per il periodo dopo il 2014, la politiche di coesione e quella agricola più semplici, competitive e orientate alla crescita e al lavoro. “Stiamo parlando delle due maggiori politiche europeee – afferma Patriciello – quella agricola che vedrà un sostanziale sviluppo con la nuova PAC e quella di coesione.
Il Parlamento è determinato ad utilizzare tutte le sue prerogative di co-legislatore per influenzare l’assetto futuro di entrambe le competenze comunitarie”. In questo contesto si inserisce anche l’attenzione delle istituzioni comunitarie alla politica marittima integrata. Dopo l’adozione di un Paino d’azione volto a preservare le risorse marine, giovedì verrà votata una proposta che potrebbe consentire all’Unione di investire 40 milioni di euro per sostenere gli strumenti e i programmi pilota dal 2011 al 2013. Infine, ma non meno importante, in questi giorni al Parlamento europeo si parla anche di marchio del patrimonio europeo. Dal 2013 i luoghi simbolo della storia e dell’integrazione europea potranno beneficiare su base volontaria di un marchio che sottolinei l’apporto di tali territorio al patrimonio europeo. Un riconoscimento che potrà essere assegnato a monumenti, siti naturali o industriali, a luoghi della memoria o a siti di patrimonio contemporaneo.