Gli stessi, di età comprese tra i 22 ed i 48 anni, in seguito all’accertata positività al “Covid-19” di un altro ospite del C.P.A., al momento asintomatico, avevano deciso di inscenare una protesta contro il regime di isolamento preventivo, bloccando le porte d’ingresso.

PETACCIATO – Denunciati in stato di libertà 16 cittadini extracomunitari per concorso in violenza privata, interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità.  I militari della Stazione Carabinieri di Petacciato hanno deferito in stato di libertà n. 16 cittadini extracomunitari incensurati di varie nazionalità (Guinea, Guinea-Bissau, Nigeria, Mali, Pakistan, Senegal), tutti ospiti del C.P.A. (Centro di Prima Accoglienza) ubicato nel Comune di Petacciato. 

Gli stessi, di età comprese tra i 22 ed i 48 anni, in seguito all’accertata positività al “Covid-19” di un altro ospite della predetta struttura al momento asintomatico, avevano deciso di inscenare una protesta contro il regime di isolamento preventivo a cui erano stati sottoposti per ragioni sanitarie legate chiaramente anche alla necessaria tutela della loro salute, in attesa degli ulteriori accertamenti del caso.

Quindi, bloccando le porte d’ingresso del suddetto centro, i predetti vi avevano inibito per diverse ore l’accesso al personale dipendente, impedendo di fatto lo svolgimento delle ordinarie attività al suo interno. 

Solo successivamente, anche grazie all’attività di conciliazione svolta da personale in servizio presso detta struttura supportato da mediatori culturali ed al successivo intervento dell’Arma locale, la situazione è fortunatamente tornata alla normalità ed il C.P.A. ha potuto riprendere il suo regolare funzionamento. 

In seguito alle suddette vicende, sono state immediatamente avviate le indagini da parte dei militari della Stazione Carabinieri di Petacciato che, una volta accertate le oggettive responsabilità penali in relazione ai fatti in questione ed identificati i 16 autori della condotta illecita, ne hanno permesso il deferimento in stato di libertà alla competente Procura della Repubblica di Larino (CB), per i reati di concorso in violenza privata, interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità. 

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