CAMPOBASSO _ “Dalle indiscrezioni apparse sulla stampa locale si evidenzia che il grido d’allarme lanciato dal Comitato Mamme per la Salute sull’inquinamento dell’area venafrana, trova dei primi riscontri che impongono misure drastiche di bonifica e atti urgenti di tutela per i cittadini”_ è quanto dichiarato dal Consigliere Michele Petraroia.
“Da anni le istituzioni nicchiano, si autoassolvono, tranquillizzano e non rispondono alle istanze avanzate da organizzazioni ambientaliste e da associazioni che sollecitano risposte concrete sulla gestione del ciclo dei rifiuti, sull’albo degli operatori accreditati, sul codice identificativo attribuito a ciascun rifiuto con relativo percorso di trattamento, compostaggio, interramento e smaltimento. La classe dirigente regionale_ continua Petraroia_ non ha voluto assumere posizioni chiare su una materia così controversa ed è rimasta in silenzio anche di fronte agli arresti di funzionari, ad inchieste dell’antimafia e a documentate denunce di Roberto Saviano o Rosaria Capacchione.
I cittadini sono stati costretti ad agire autonomamente a Termoli, a Montagano, a Boiano o a Venafro, per chiedere controlli sulle emissioni in atmosfera, accertamenti sul tasso di inquinamento dei torrenti, dei fiumi e degli invasi del Liscione e di Occhito, verifiche sullo smaltimento di rifiuti sui terreni agricoli, piani di bonifica in aree contaminate, rimozione di sostanze nocive in discariche abbandonate, e controlli sull’uso dei depuratori consortili e sull’arrivo di percolato da discariche. Le istituzioni sono rimaste ferme. Il Piano dei Rifiuti è antiquato, inadeguato e ampiamente superato per via delle nuove norme nazionali che sono entrate in vigore dal 2006 in avanti.
Gli Organi preposti alla vigilanza e al controllo quali l’ARPA, l’ASREM o per altri aspetti i Comuni, i Consorzi Industriali, i Comuni e l’Assessorato all’Ambiente, arrivano sempre tardi e male sui problemi, minimizzano, rasserenano e non spiegano perché il Molise produce 130 mila tonnellate di rifiuti annui e ne smaltisce 300 mila. La proposta di emendamento a mia firma sull’istituzione del Registro dei Tumori, approvata e inserita, nella legge finanziaria 2011, stenta a decollare con provvedimenti operativi che uniscono i controlli sanitari a quelli ambientali per accertare le cause delle patologie tumorali e adottare le misure correttive sui territori_ ha concluso il Consigliere”.
Dilagano i traffici delle imprese del settore e si moltiplicano i fatturati, gli affari e le acquisizioni delle aziende che operano nel trattamento, smaltimento e incenerimento dei rifiuti. Il Molise Pattumiera è cresciuto, non conosce crisi, intrattiene scambi con operatori campani, pugliesi e del Centro-Nord, diventa sempre più forte e non sempre gradisce chi mette il naso in attività maleodoranti. Per questo, al di là della solidarietà dovuta al coraggio di Michele Mignogna e all’apprezzamento per le Mamme per la Salute di Venafro, la classe dirigente molisana di fronte alle teste di capretto e alle tracce di diossina, non può continuare a occuparsi di fichi secchi.