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TERMOLI _ Il Piano Sanitario Regionale redatto dal commissario Basso ha, come prevedibile, sollevato notevoli reazioni, soprattutto in basso Molise, a causa del ridimensionamento dell’ospedale “San Timoteo”. Tutti hanno ragione: i medici, i consiglieri d’opposizione al Comune di Termoli, il Sindaco di Campomarino e le loro riflessioni, oltre ad essere perfettamente condivisibili, devono spingerci ad ulteriori azioni per comprendere cosa è accaduto nel tempo, tanto da portarci a questa condizione, e cosa è possibile fare per il futuro.

La catastrofe generata dalla cattiva gestione della Sanità nel corso degli anni precedenti è stata accettata un po’ troppo supinamente, con una forma di rassegnazione tipica di chi è abituato a non avere mezzi e possibilità di intervento e si sforza di adattarsi al peggio. Non sono mancate le voci di chi cercava di mettere in luce ciò che stava accadendo o che poteva accadere, quello che è mancato è stato il coordinamento.

Adesso che le più tristi prospettive stanno per avverarsi, che la scure dei tagli necessari per il contenimento dei costi sta per abbattersi le coscienze non possono più essere silenti. Proponiamo, quindi, di fare una lettura critica della situazione insieme ai rappresentanti delle amministrazioni locali, delle associazioni, dei sindacati e, ovviamente, degli operatori della sanità pubblica e privata per condividere le impressioni, le prospettive e le possibili variazioni da proporre prima che il Piano venga definitivamente applicato. Un incontro da tenersi nel più breve tempo possibile.