TERMOLI _ Ancora una volta il Sindaco Di Brino disattende il dettato del Consiglio Comunale. Come primo firmatario lo scorso 16 dicembre 2011 ho presentato, insieme con i colleghi di minoranza, una mozione che andava nella direzione di ridare dignità all’ambito portuale della nostra città a mio avviso importante e strategico. Sia sul versante della pesca e dei suoi operatori ma anche su quello turistico.
La richiesta, semplice nella sua formulazione, era quella di riportare la gestione del Porto a chi quotidianamente si trova a lavorare nel suo ambito. Questo si può fare solo con una gestione partecipata, condivisa e generale del sistema porto chiamando a raccolta gli operatori che quotidianamente lo vivono e che possono dare un impulso di crescita e sviluppo dando all’amministrazione una visuale che sia interesse di tutta la comunità termolese.
Per questo la proposta di promuovere ed istituire, coinvolgendo tutti gli operatori portuali, un tavolo tecnico – amministrativo volto alla buona programmazione ed alla ottimale individuazione degli interventi maggiormente compatibili con le esigenze della cittadinanza e di valutare, per le aree in concessione demaniale assentite al Comune di Termoli, un piano di rinnovi e gestione mediante la creazione di opportunità virtuose per una sana gestione del bene pubblico. Il Consiglio Comunale nella seduta del 28 febbraio 2012 ha accolto con favore tale idea (24 voti favorevoli) e ha dato mandato al Sindaco e alla giunta di promuovere l’iniziativa. Bene! Anzi Male! Siamo al 20 marzo 2013 – oltre un anno dopo – e di tale tavolo non se ne vede nemmeno l’ombra. Un altro esempio in cui il Sindaco Di Brino disattende il mandato del Consiglio Comunale.
E cosa ancora più importante, altro esempio di perdita di tempo e risorse in un periodo in cui la politica dovrebbe anticipare le mosse per aiutare i cittadini a superare la crisi economica e sociale, mettendo gli operatori in grado di lavorare con serenità e tranquillità. Invece si continua a temporeggiare. Un ultimo invito lo rivolgo ai Consiglieri di Maggioranza. Io non mi sentirei rappresentato da un Sindaco che puntualmente “trascura” il Consiglio Comunale in questo modo. A voi le vostre considerazioni.
Questo il testo dell’interrogazione:
I sottoscritti consiglieri comunali VISTO l’art. 43, comma 3, del dlgs 267/2000 (Testo Unico Enti Locali) – “Diritti dei consiglieri” che fissa in 30 giorni il termine per le risposte alle interrogazioni; VISTO l’art. 48, comma 1, del Regolamento del Consiglio Comunale – “Risposta alle interrogazioni” che fissa in 30 giorni il termine per le risposte alle interrogazioni; PREMESSO CHE il 16 dicembre 2011 i sottoscritti consiglieri hanno presentato una mozione inerente il porto di Termoli dato che gli operatori portuali e la stessa città di Termoli non potevano più aspettare o rimandare azioni mirate per portare tale struttura ai livelli che merita;
PRESO ATTO CHE in tale mozione si chiedeva di promuovere ed istituire, coinvolgendo tutti gli operatori portuali, un tavolo tecnico – amministrativo volto alla buona programmazione ed alla ottimale individuazione degli interventi maggiormente compatibili con le esigenze della cittadinanza e di valutare, per le aree in concessione demaniale assentite al Comune di Termoli, un piano di rinnovi e gestione mediante la creazione di opportunità virtuose per una sana gestione del bene pubblico; CONSTATATO CHE il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità dei presenti (24 voti favorevoli) la mozione con la delibera n. 19 del 28 febbraio 2012;
SOTTOLINEATO CHE anche alla luce delle scadenze di gestione del Mercato Ittico la costituzione del tavolo tecnico sarebbe stata propedeutica e di valore aggiunto nelle discussioni e nelle scelte che questi giorni l’Amministrazione è tenuta a fare; Tutto ciò premesso, si INTERROGA il SINDACO per sapere: Per quanto tempo ancora il deliberato del Consiglio Comunale dovrà rimanere disatteso; Se ritiene opportuno, viste le direttive del Consiglio Comunale, dare vita al tavolo tecnico-amministrativo.
I Consiglieri Paolo Marinucci, Daniele Paradisi, Giuseppe De Lena, Antonio Russo, Mario Di Blasio, Francesco Caruso, Antonio Giuditta