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Domenico Guidotti
TERMOLI – Un sentito ringraziamento al neo Comandante della Capitaneria di Porto di Termoli, C.F. (CP) Antonio NASTI per la sensibilità dimostrata nella celere apertura di un tavolo tecnico atto a risolvere la problematica relativa al dragaggio del Porto, esprimiamo gratitudine al Comandate Nasti per l’attenta vicinanza alle delicate questioni del nostro Porto da sempre di difficile soluzioni, ciò che rende lieti a noi come rappresentanti di categoria e la prontezza con cui ha fatto sua la necessità emersa oramai da alcuni anni di un rispristino del pescaggio del porto di Termoli nonostante abbia assunto l’incarico da soli un mese.

Siamo certi che con la sua professionalità e competenza, dimostrataci già in così poco tempo, in sinergia con le istituzioni locali e con le rappresentanze, riesca a definire il problema che la più grande industria del Molise il Porto oramai vive da anni. “Le organizzazioni di categoria della Pesca-dichiara Domenico Guidotti della Federcoopesca Molise- da tempo stanno denunciando da anni la situazione di degrado, incuria e abbandono di quella che dovrebbe rappresentare la principale risorsa economica del Molise.

Il porto di Termoli e’ insabbiato, e bisogna ricorrere immediatamente ai ripari un gesto così immediato da parte del nuovo Comandate dimostra la volontà di risolvere i problemi in tempi brevi” Agostino De Fenza dell’AgciAgrital assicura al Comandante la piena disponibilità delle proprie associazioni a lavorare e collaborare per la soluzione dei problemi del porto.

Sin da ora si chiede di non abbassare la guardia e di continuare con fermezza il lavoro iniziato ieri. Faieta Vincenzo : anche la Lega Pesca si associa nel ringraziare il Comandante Nasti nell’aver nell’immediato del suo incarico dimostrato di voler affrontare e risolvere un grave problema che è attanaglia la marineria Termolese da molto tempo.

AGCI AGRITAL MOLISE, Federcoopesca Molise, Lega Pesca Molise

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1 commento

  1. il porto, questo sconosciuto
    La soluzione c’è ed è definitiva: sta nell’allargamento del molo nord alla sua sinistra in modo da avere un pescaggio di almeno otto metri per renderlo adatto sia ai pescherecci che a navi di grosso tonnellaggio. Una serie di scogliere frangi-flutto proteggerebbe la banchina dalle correnti provenienti da nord. Queste sono, contemporaneamente, anche autopulenti ed eviterebbero l’insabbiamento.