Michele Iorio con Mariano Flocco
LARINO _ ”Le cure palliative per i malati terminali completano l’offerta sanitaria e la qualificano. L’appoggio della Regione Molise all’Hospice e’ stato importante ed oggi con maggior slancio ed entusiasmo operiamo nelle cure dei pazienti”. Lo ha dichiarato oggi Mariano Flocco, direttore dell’Hospice ”Madre Teresa di Calcutta” di Larino, struttura dedicata alla cura dei malati terminali che da anni opera nello stabile del vecchio ”Vietri”.

Oggi Flocco alla presenza del presidente della Regione Molise, Michele Iorio, ha illustrato in conferenza stampa il progetto di comunicazione predisposto dalla struttura ”Io ci sono. Fragilita’ e forza nelle cure palliative” vincitore del prestigioso premio ”Gerbera d’oro 2011” assegnato nella giornata di ieri a Roma, presso il Ministero della Sanita’, dalla Conferenza delle Regioni e province autonome e dalla Fondazione Ghirotti il cui presidente e’ il giornalista Rai, Bruno Vespa.

La parte piu’ rilevante dell’iniziativa e’ rappresentata da un filmato realizzato all’interno della struttura che ha visto come protagonisti gli stessi operatori dell’Hospice tra cui lo stesso Flocco che, in pochi minuti e, con poche frasi, hanno rappresentato il loro lavoro quotidiano fatto di cure mediche, ma anche di tanta umanita’ nella somministrazione delle terapie a malati tumorali e sofferenti di altre patologie gravi ormai nello stadio finale della malattia.

”Io ci sono” rappresenta il patto tra chi le cure palliative le pratiche e chi si trova a sceglierle, a conoscerle, a cercarle nel momento piu’ difficile della propria esistenza. ”Questo progetto – ha sottolineato ancora Flocco – non e’ l’impegno di chi e’ mosso a compassione o pieta’ ma e’ il legame di responsabilita’ etica, professionale, civile e morale che lega non astrattamente ed in modo generico ma personalmente e concretamente l’operatore, il familiare, il volontario a quel frammento di esistenza della persona malata”. Il video realizzato dallo ”Studio Kerem” di Casacalenda sulla base dei testi di un amico degli operatori dell’Hospice, Paolo Miozza, scandisce tre momenti diversi: l’accoglienza, la cura e la speranza. ”Questo premio – ha concluso il direttore – ci onora e ci sprona a continuare nella strada gia’ intrapresa di qualita’ dell’offerta sanitaria e di impegno verso i malati”.

Articolo precedenteL’Idv affonda “coltello” dopo dimissioni Sindaco Santacroce. “Due anni di malgoverno”
Articolo successivoDelegazione di argentini in Comune a Termoli. Rafforzati rapporti con molisani nel mondo