Presenti come relatori, oltre allo stesso autore, il sindaco Enrico Fagnani e la dott.ssa Gemma Piscitelli,coordinatrice presso lo sportello linguistico della Regione Molise per le lingue minoritarie. Quest’ultima, avendo curato la stesura del romanzo per l’aspetto linguistico-grammaticale del na-nasu e l’elaborazione grafica, si è dilungata in un lungo intervento in sala sulle peculiarità di questo importante dialetto croato-molisano, testimonianza di una civiltà e cultura linguistica in Acquaviva Collecroce per circa cinque secoli,dal 1500 al 2007.
Interessantissimo l’excursus della docente nelle varie casistiche della lingua croata, dalle declinazioni alle coniugazioni, ai genitivi e nominativi particolari, ai singolari e ai plurali con i vari casi, tutte tracce scritte di un romanzo, il primo in na-nasu, che ridà dignità ad una lingua soprattutto parlata e trasmessa solo oralmente.
Folto il pubblico presente in sala composto anche dai numerosi abitanti anziani del paese,desiderosi di avvicinarsi in questa occasione ufficiale alla loro lingua,quella tradizionale e ancor viva di ogni giorno. Non a caso, al termine del suo intervento, l’autore ha intessuto un dialogo in prima persona proprio in na-nasu con alcuni dei presenti, dopo aver anche letto in lingua originale uno dei 50 capitoli del suo romanzo. ‘Ho cominciato a scrivere questa storia nel maggio del 2007 – ha detto Nicola Gliosca – Ho scritto un capitolo alla settimana e percio’ ci ho messo più o meno un anno per finirlo.L’ho scritto per accettare una sfida con me stesso,per vedere se ero capace di scrivere un romanzo dopo aver scritto poesie e racconti’.’La storia – ha così concluso Gliosca prima di inziare a firmare dediche sui libri – è dedicata a tutti quelli che il na-nasu lo hanno parlato, lo parlano e lo parleranno ancora’.
Non resta dunque ora che leggere il romanzo, stimolati da questa bella presentazione.
interessante l’evento di Acquaviva. Aurora sempre precisa nei suoi resoconti
Brava Aurora. Complimenti!