LARINO _ Il territorio di Larino , capitale dell’antica Frentania, è caratterizzato da dolci colline ricoperte da un “mare“ di olivi.Nel periodo della raccolta, terminata da poco, negli oliveti , i colorati cassoni pieni d’oliva contrastano con il colore glauco di secolari ulivi. Fanno da cornice, all’orizzonte, il colore azzurro del mare adriatico, interrotto da un “fazzoletto di terra”, le vicine e affascinanti isole Tremiti.Gli alberi secolari, con il loro tronco contorto e l’elegante chioma, testimoniano l’antico legame che tutto il Molise ha con la coltivazione degli ulivi: a Portocannone, all’ingresso del paese, si trovano monumentali olivi di oltre settecento anni!Dai larinesi, nel tempo, sono state selezionate tre cultivar autoctone di olivi, due da olio la famosa “gentile di Larino“ e la “ salegna “ e una da tavola “L’oliva San Pardo“, a Rotello la “Cellina”, la “ Rosciola”, a Colletorto “ L’Oliva nera”, a Montenero di Bisaccia la “ Cerasa….All’oliva da tavola , caratterizzata da frutti con una grandissima pezzatura, quasi miracolosa, è stato dato il nome del Santo Patrono di Larino: San Pardo.
A Larino, la festa patronale, risalente all’842 d. C., si svolge nei giorni 25, 26 e 27 maggio. In quei giorni, per le vie della Città, sfilano 130 carri trainati da buoi e addobbati con meravigliosi fiori di carta fatti a mano. Il 26 Maggio, il giorno di San Pardo, come auspicio di un’annata agricola favorevole sui carri vengono collocati rami d’olivo sui quali vengono disposti prodotti caseari. Forte è la devozione dei larinesi per il Santo Patrono, inoltre, la festa è la celebrazione del Territorio, in essa compaiono carri agricoli, buoi, fiori, i prodotti caseari, l’olivo …Anche nella musica popolare , a Larino, l’ulivo è protagonista.
“A Fronne da uelive“ (La fronda dell’ulivo) è un canto di lavoro e d’amore cantato dalle donne durante la raccolta delle olive. Il silenzio della sterminata campagna molisana, nel passato, era rotto dallo strofinio delle mani sulle fronde per far cadere il frutto su delle reti deposte a terra e dal canto melodioso delle giovani vogliose d’amore.Larino è naturalmente sede di numerosi frantoi che in questi giorni lavorano migliaia di quintali di olive, ma soprattutto è la “Capitale” dell’associazione “Città dell’olio“.Su “ U trappetare”, un poeta di Santa Croce di Magliano, Raffaele Capriglione ha scritto addirittura una poesia.La famosa associazione “Città dell’olio”, ideata da Pasquale Di Lena, è nata a Larino e raggruppa 400 città italiane!L’eccellenza dei molisani nell’olivicoltura è emersa anche nel campionato nazionale di potatura dell’olivo dove due larinesi hanno ottenuto, nel 2008 e nel 2009, con la medaglia d’oro, il titolo di campione d’Italia, mentre un altro frentano, nel 2010, ha ottenuto la medaglia di bronzo.
Il Molise, per l’ottimo olio extravergine, da alcuni anni, ha avuto il riconoscimento della DOP.L’olio extravergine, di ottima qualità, ottenuto dalla locale “gentile di Larino“ è caratterizzato da un fruttato medio, armonioso ed equilibrato in amaro e piccante, con sentori di erba appena tagliata e di carciofo.Il controllo delle caratteristiche organolettiche è garantito dagli assaggiatori che operano nella Sala Panel collocata nell’imponente Palazzo Ducale del Centro storico di Larino, in prossimità della straordinaria Basilica Cattedrale che, con la facciata romanico-gotico grandiosa ed elegante, è uno dei monumenti più belli dell’Italia meridionale.In questi giorni presso l’Arsiam vengono ritirati i campioni di oli extravergini molisani, selezionati dal gruppo Panel di Larino, per l’attribuzione dei premi relativi al prestigioso concorso “ Goccia d’Oro”
Il gruppo Panel di Larino, secondo alcuni test effettuati da un’istituzione nazionale, è uno dei più qualificati d’Italia, ed è guidato con maestria dal Capo Panel Dr. Maurizio Corbo( Arsiam).L’analisi organolettica stabilisce difetti e pregi di un olio. Un olio per essere definito extravergine oltre a rispettare parametri fisico-chimici, deve essere privo di difetti organolettici.Quindi essenziale garanzia per i consumatori il lavoro svolto in un Panel test.Il lavoro di questi tecnici permette al consumatore di potersi gustare l’olio extravergine d’oliva in insalate fresche e saporite, nelle minestre, sulle bruschette, e su tutte le altre pietanze..L’olio extravergine d’oliva è un alimento genuino, capace di arricchire le pietanze di sapori mediterranei, e salutare per gli effetti positivi sulla nostra salute di alcuni componenti chimici che contiene.L’olio extravergine, coniugando i termini nutriente e farmaceutico, può essere definito un alimento “Nutraceutico“.Quindi, “Buon Olio a tutti“ è un augurio di lunga vita.
Marcello Pastorini
( Ecomuseo Itinerari Frentani-www.itinerarifrentani.it)