La riorganizzazione sanitaria regionale toccherà oltre al Vietri anche il presidio termolese. Saranno eliminati dai 3 ai 5 posti letto in ogni reparto. Medici preoccupati del continuo sovraffollamento
“Con la chiusura di alcuni reparti doppione nel presidio frentano _hanno commentato i sanitari del posto _ è previsto un aumento del flusso di pazienti al San Timoteo per cui sarebbe stato necessario un aumento di posti letto piuttosto che una riduzione anche se sensibile“. Secondo testimonianze raccolte scompariranno dai 3 ai 5 posti per divisione. “Tutti i reparti subiranno qualche taglio di letti _ hanno proseguito i dipendenti _ entro l’anno prossimo. Per cui durante i periodi invernali caratterizzati dall’influenza e reparti pieni, dovremmo organizzare al meglio i ricoveri”.
I casi più gravi resteranno in ospedale mentre gli altri saranno seguiti con cure a casa. Insomma in un momento di “vacche magre” quale quello attuale dove la parola d’ordine è “tagliare a tutti i costi”, i ricoveri “facili” saranno un lontano ricordo. Il rigore è d’obbligo. Intanto sono iniziati i turni “trincea” per la gran folla estiva che ha già preso d’assalto il pronto soccorso. I medici con gli infermieri al “lumicino” devono darsi da fare a visitare a ritmi sostenuti i tanti utenti che si rivolgono alla struttura d’emergenza.
“Siamo giunti anche a 200 pazienti al giorno _ hanno proseguito i medici _ ed i dati sono destinati ad aumentare a luglio ed agosto. Molti turisti anche per piccole ferite si rivolgono in ospedale piuttosto che alla guardia medica“. Intanto al Vietri è previsto il potenziamento della Lungodegenza. Nel presidio larinese trasformato in una sorta di poliambulatorio, il servizio rimarrà e subirà un impulso che era già stato auspicato in passato. Naturalmente il Comitato Pro-Vietri prosegue la sua battaglia unitamente alle altre associazionia di Venafro ed Agnone.