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CAMPOBASSO _ Dieci anni di “Ti racconto un libro”, il laboratorio permanente sulla lettura e sulla narrazione promosso ed organizzato dall’Unione Lettori Italiani e dalla Provincia di Campobasso. Un traguardo raggiunto che però non vuole essere affatto celebrativo né tantomeno intende interrompere i tanti progetti ambiziosi che sono da portare a compimento. C’è un solo, unico dato di fatto: la cultura è tornata ad essere linfa vitale della comunità, attraverso i mille rivoli nei quali si dipana, partendo dalla prima, vera e ancora moderna forma che ha assunto. La lettura e il piacere di leggere. La Provincia di Campobasso, da cinque anni guidata dal presidente Nicola D’Ascanio, ha sempre guardato con estrema attenzione alle politiche culturali e alla loro indispensabilità.

Per questo le strategie politiche legate al variegato panorama culturale sono “il pallino” dell’Ente di via Roma. E il traguardo tagliato dall’Uli, coordinata in Molise da Brunella Santoli, è uno degli obiettivi raggiunti dalla Provincia.

Presidente D’Ascanio, cosa ha rappresentato questo lungo e interessante lavoro svolto dall’Ente che lei guida in collaborazione con l’Unione Lettori Italiani?

Ritengo che l’esperienza di ‘Ti racconto un libro’ e del Premio letterario Buldrini costituiscano un esempio eccezionalmente positivo di promozione culturale diffusa sul territorio. La collaborazione tra la Provincia e l’ULI sta procedendo nella massima sintonia, conseguendo ottimi risultati di partecipazione e crescita culturale soprattutto del pubblico più giovane.

Davvero si resta colpiti dalla partecipazione degli studenti ma anche degli scolari agli appuntamenti del ricchissimo calendario annualmente proposto dalla rassegna. Una attestazione plastica della grande collaborazione che si è instaurata tra il mondo scolastico, l’Ente Provincia e il gruppo degli animatori dell’iniziativa. Mi piace ricordare in questa occasione i viaggi che la Provincia ha organizzato ad Auschwitz, in Bosnia e in Terra Santa per i giovani vincitori del Premio Buldrini. Momenti irripetibili di confronto con realtà difficili ed emblematiche che sono estremamente utili alla maturazione civile di ragazzi che hanno peraltro già dimostrato di essere ricchi di sensibilità. In definitiva, la dimostrazione dell’attenzione e dell’impegno dell’Amministrazione nel sostenere le iniziative culturali, visti come un investimento che crea ritorni in termini di vivibilità e di elevazione complessiva del tono socio-culturale della Comunità provinciale”.

Un calendario, quello organizzato dall’Unione Lettori Italiani e dall’Ente di via Roma, che è stato sempre ricchissimo di incontri di contenuto, di spessore culturale, di personalità, di entusiasmo e di passione, di libri, di momenti di riflessione e di dibattito, di “vera conoscenza” grazie agli incontri ravvicinati con scrittori emergenti e con pilastri del panorama narrativo nazionale e internazionale. La formula adottata in questo decennio dall’Uli e dalla Provincia di Campobasso è di certo stata vincente. Gli incontri con l’autore, promossi in questi anni, hanno consentito di poter attrarre un numero maggiore di persone perché hanno coniugato curiosità e interesse culturale.

E grazie all’Uli e all’Ente di via Roma, i molisani hanno potuto conoscere direttamente le opere di narrativa attraverso la “relazione” stabilita con gli autori: da Corrado Augias a Gherardo Colombo, da Lella Costa a Walter Veltroni, da Ivan Cotroneo a Siba Shakib, da Giuliana Sgrena a Antonella Mascali. Sono solo alcuni degli scrittori contemporanei che in questi ultimi mesi si sono avvicendati nella sede della Biblioteca Provinciale Albino di via Garibaldi oppure sul palco di quello scrigno che irradia cultura in Molise, il suggestivo Teatro Savoia di piazza Pepe.

Ma la cultura, che moltissime volte non ha un luogo fisico, ha anche altre inaspettate forme di concretizzazione, altri posti dove “abbraccia” grandi e piccini come, ad esempio, le strutture carcerarie di Larino e Campobasso dove è stato possibile compiere anche un altro miracolo: riavvicinare le famiglie, i padri ai figli, attraverso l’ascolto diretto delle fiabe raccontate con la penna degli scrittori e le note dei musicisti.

Momenti unici di confronto oltre che serbatoi di emozioni non solo per gli ospiti delle case circondariali. E non è di certo un caso che soprattutto i più piccoli siano stati i protagonisti veri degli appuntamenti che l’Uli ha voluto organizzare pensando all’infanzia attraverso le fiabe, le filastrocche e le poesie, ascoltate magari assaporando una gustosa merenda, in compagnia dei genitori e degli insegnanti.

Anche il premio dedicato a Michele Buldrini ha soffiato sulle candeline dei suoi primi dieci anni: il premio di narrativa ha registrato un boom di iscrizioni come è accaduto anche per il “Laboratorio di scrittura” condotto da Lidia Ravera che ha regalato una sferzata di entusiasmo ai tanti aspiranti scrittori vogliosi di misurarsi con “penna e calamaio”.

Ultimo, ma non per rilevanza, il “Pugilato letterario” che ha portato sul “virtual ring” scrittori come Piero Dorfles e Filippo La Porta che sono riusciti a riscaldare il pubblico con un duello entusiasmante a difesa di Calvino e Pasolini. L’Uli e la Provincia di Campobasso, però, non hanno alcuna intenzione di fermarsi qui. Perché la cultura è un bisogno quotidiano e insaziabile.