TERMOLI – L’11 novembre 2019 la Prefettura di Campobasso ha inviato una lettera al Comune di Termoli ed al legale rappresentante di EMI Holding spa (capofila del gruppo Larivera), in cui ha comunicato il diniego del riconoscimento della personalità giuridica alla Fondazione MACTE, controllata da EMI Holding spa, alla quale l’amministrazione Sbrocca ha affidato, senza limiti temporali ed in comodato d’uso gratuito, la collezione d’arte contemporanea del MACTE (stimata 2,3 milioni) e l’immobile del MACTE (costo di costruzione quasi un milione, senza contare il valore del terreno).
Nella sua lettera la Prefettura «ritiene opportuno ricordare che, nel caso delle Fondazioni, diversamente da quanto avviene per le Associazioni, per espressa previsione di legge, l’Ente non viene ad esistenza fino all’avvenuto riconoscimento da parte dell’Autorità preposta, in quanto non esistono nel nostro ordinamento fondazioni di fatto». In parole povere, allo stato attuale la Fondazione MACTE non esiste.
In conseguenza della grave situazione di incertezza gestionale venutasi a creare a seguito del suddetto diniego ed allo scopo di salvaguardare un patrimonio della città e dei cittadini di Termoli di alto valore economico e culturale, il 27 novembre 2019 la consigliera comunale di Termoli Bene Comune – Rete della sinistra ed i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle hanno depositato una mozione, affinché il Comune:
1) riacquisisca la disponibilità dei beni artistici e dell’immobile del MACTE;
2) ne garantisca in futuro una gestione a guida pubblica;
3) rediga un dettagliato inventario delle opere riacquisite;
4) riservi al MACTE almeno l’1% delle entrate fiscali;
5) elabori un nuovo progetto per la conservazione e valorizzazione del MACTE.
Il Presidente del Consiglio comunale, avv. Marone, non ha ammesso finora la mozione alla discussione in Consiglio, argomentando che il diniego al riconoscimento della personalità giuridica alla Fondazione MACTE dell’11 novembre 2019 non sarebbe definitivo, ma “endoprocedimentale” (interlocutorio), come affermato dal legale rappresentante di EMI Holding spa e confermato al Presidente del Consiglio da contatti con la Prefettura.
In base al Regolamento del Consiglio comunale, art. 38, comma 3, «il Presidente, sentita la Conferenza dei capigruppo, può dichiarare motivatamente inammissibile una proposta di mozione e non inserirla all’o.d.g., dandone comunicazione al primo firmatario tra i consiglieri proponenti.»
A tutt’oggi la mozione non è stata calendarizzata per la discussione in Consiglio: sembra dunque che l’Amministrazione assuma come vero quanto dichiarato dal rappresentante di EMI Holding spa (che è parte interessata), senza alcun riscontro ufficiale, e ritenga di non dover discutere un tema così importante.
Con lo spirito di leale collaborazione, che deve contraddistinguere chiunque operi nelle istituzioni, abbiamo cercato di superare lo stallo chiedendo direttamente al Prefetto di Campobasso, dott.sa Guia Federico, con una lettera recapitata via PEC il 13 gennaio 2020, quale sia lo stato della domanda di riconoscimento della personalità giuridica alla Fondazione MACTE: se l’istruttoria è già conclusa, con un diniego, oppure se è ancora in corso. La lettera fino ad ora non ha ottenuto riscontro.
Siamo sempre più preoccupati dallo stato di incertezza in cui versa la gestione del MACTE e ci rivolgiamo pubblicamente al Prefetto di Campobasso affinché risponda quanto più celermente possibile alla nostra richiesta di informazioni sulla vicenda Fondazione MACTE, nell’interesse primario dei cittadini.
Gruppi Consiliari del Comune di Termoli:
TERMOLI BENE COMUNE-RETE DELLA SINISTRA
MOVIMENTO 5 STELLE