SAN MARTINO IN PENSILIS – Il circolo dei Giovani Democratici di San Martino in Pensilis aderisce alla campagna di raccolta firme “3 leggi per la giustizia e i diritti” a sostegno delle tre leggi di iniziativa popolare per i diritti in carcere, contro la tortura, per la depenalizzazione delle droghe leggere e la centralità delle strutture di assistenza ai tossicodipendenti.

Nelle carceri italiane si manifesta il più odioso dei sintomi di una democrazia malata: un’emergenza segnalata da più parti, ma che non può accontentarsi di moniti ed auspici. Un sistema che lede i diritti umani, che punisce il disagio anziché contenerlo, che affolla in un indistinto rimosso sociale migliaia di uomini e donne ai quali non verrà concessa un’altra occasione, è un orrore immenso che pesa sull’etica e sul futuro della comunità italiana. La politica e le Istituzioni hanno la responsabilità di intervenire concretamente. I cittadini hanno il dovere di chiedere al Parlamento leggi che contribuiscano a porre fine a questa vergogna. Per questo i Giovani Democratici aderiscono alla campagna promossa dall’Associazione Antigone. Affinché l’introduzione del reato di tortura porti l’Italia fuori dall’arretratezza nel campo dei Diritti Umani.

Affinché l’abolizione del reato di clandestinità e il “numero chiuso” per le carceri riducano l’affollamento dei penitenziari, restituendo alle strutture il ruolo previsto dalla Costituzione. Affinché attraverso la depenalizzazione del consumo, la diversificazione tra droghe leggere e pesanti e restituendo centralità alle strutture di aiuto, l’Italia possa affrontare il problema della tossicodipendenza con l’intenzione di risolverlo e non di relegarlo ai margini della società, dove esso si alimenta e cresce accanto alla criminalità e alla disperazione diffuse.

A partire dalle 8.30 e per l’intera giornata di domani 30 Agosto, i Giovani Democratici di San Martino in Pensilis allestiranno un banchetto in Piazza Umberto I per la raccolta delle firme e per sensibilizzare la cittadinanza. Le 3 leggi • Modifiche alla legge sulle droghe: depenalizzazione del consumo e riduzione dell’impatto penale • Per la legalità e il rispetto della Costituzione nelle carceri • Introduzione del reato di tortura nel codice penale.

Articolo precedenteConfesercenti Termoli riprende i corsi di alimentarista a settembre
Articolo successivoScuole, Associazione Presidenti attacca Provincia: niente internet negli istituti