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Giuseppe Caterina
CAMPOBASSO _ L’Italia dei Valori ha raggiunto la meta. 2.200.000 firme sono state depositate in Cassazione per i 3 referendum proposti dall’IdV, contro la privatizzazione dell’acqua, contro il nucleare e contro il legittimo impedimento. Un risultato che è la migliore risposta possibile a quanti hanno contrastato la nostra iniziativa mettendoci i bastoni fra le ruote. Noi dell’Italia dei Valori ci siamo battuti, a livello nazionale e regionale, contro le nefandezze di questo governo. E lo abbiamo fatto da soli.

Nessun altro partito ci ha aiutato nella raccolta firme. Non ci hanno aiutato neppure i due sindaci di Termoli e Montenero di Bisaccia, che sono contro il nucleare, ma soltanto a chiacchiere. Come mai il sindaco Di Brino ha snobbato l’invito pubblico del presidente Di Pietro ad apporre la sua firma come impegno contro il nucleare? La verità è che l’Italia dei Valori è l’unico partito che abbia messo in campo azioni concrete per scongiurare il pericolo. In Molise sono state raccolte ben 7.000 firme. Ringraziamo i cittadini che hanno contribuito al raggiungimento dell’obiettivo e ai volontari del partito, in particolare i nostri giovani, che, con impegno e spirito di sacrificio, hanno portato avanti questa importante iniziativa.

Il referendum è uno strumento di democrazia. La responsabilità ora passa nelle mani di ogni singolo cittadino che sarà chiamato a decidere per il futuro del Paese. Ognuno potrà promuovere o bocciare una legge che mette al riparo dalla giustizia le più alte cariche dello Stato, una legge che mira a privatizzare l’acqua pubblica e una legge che prevede l’installazione di centrali nucleari in Italia, e non dimentichiamoci che Termoli è uno dei siti interessati. Chiediamo ancora una cosa ai cittadini molisani: che ognuno faccia la sua parte per il buon esito di questi referendum.

IdV Molise