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Paolo Marinucci
TERMOLI _ Il raggiungimento del quorum e la vittoria dei sì nel referendum abrogativo del 12 e 13 giugno sono il segno di una crescente mobilitazione dal basso ed espressione di una volontà di cambiamento che le istituzioni, anche della nostra città, non possono ignorare. Ne avevo la certezza: le questioni poste in gioco dai quesiti referendari hanno stimolato le coscienze dei nostri concittadini e degli italiani tutti.

Il nostro lavoro, però, non può fermarsi adesso. Pertanto mi impegnerò, insieme a tutti i cittadini di buona volontà, ai comitati, alle associazioni e ai movimenti, per riportare a Termoli l’acqua pubblica: bene comune, bene di tutti. Inoltre auspico che questo referendum sia un segnale per l’amministrazione comunale di tornare a “dialogare con la città e i cittadini”. E’ chiaro come le indicazioni provenienti dall’amministrazione, prima del voto, siano state completamente l’opposto di quello che ha poi espresso la città (partecipazione molto alta oltre il 63%).

Paolo Marinucci Consigliere Comunale – Termoli