Paolo Marinucci
TERMOLI _ Il raggiungimento del quorum e la vittoria dei sì nel referendum abrogativo del 12 e 13 giugno sono il segno di una crescente mobilitazione dal basso ed espressione di una volontà di cambiamento che le istituzioni, anche della nostra città, non possono ignorare. Ne avevo la certezza: le questioni poste in gioco dai quesiti referendari hanno stimolato le coscienze dei nostri concittadini e degli italiani tutti.

Il nostro lavoro, però, non può fermarsi adesso. Pertanto mi impegnerò, insieme a tutti i cittadini di buona volontà, ai comitati, alle associazioni e ai movimenti, per riportare a Termoli l’acqua pubblica: bene comune, bene di tutti. Inoltre auspico che questo referendum sia un segnale per l’amministrazione comunale di tornare a “dialogare con la città e i cittadini”. E’ chiaro come le indicazioni provenienti dall’amministrazione, prima del voto, siano state completamente l’opposto di quello che ha poi espresso la città (partecipazione molto alta oltre il 63%).

Paolo Marinucci Consigliere Comunale – Termoli

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6 Commenti

  1. X Paolo Marinucci
    Capisco che il raggiungimento del quorum e la scontata vittoria del SI anche e soprattutto sull’acqua possano essere motivo di gioia e soddisfazione. Premetto che condivido il principio che l’acqua è un bene comune e deve tornare,a Termoli,pubblica. Mi resta solo un dubbio relativo a questa problematica. Come si fa a giudicare una problematica in assenza di dati? Mi spiego: quanta acqua serve a Termoli? quanta se ne consuma? quanto se ne spreca per le “tubature” rotte? gli sprechi di acqua chi li paga? quanto si spende per gestire l’acqua a Termoli? quanto costa con una gestione privata? quanto costa con una gestione pubblica? a Termoli siamo capaci con personale capace,competente e volenteroso ed attrezzature adeguate a gestire l’acqua? Si potrebbero fare ancora tante domande ma quel che preme,per un giudizio sereno ed obiettivo,è conoscere i dati reali di una problematica propagandata facendo leva su slogan di facile successo. Ed allora fuori i dati per rendere credibile questa battaglia sull’acqua…..

  2. Mi stupisce il fatto che tanti aspiranti consiglieri regionali non ancora intervengono sull’argomento e sulla vittoria ottenuta soprattutto per il raggiungimento del quorum in quanto la vittoria del SI era scontata. Preciso che ogni riferimento a filippone è puramente casuale.

  3. x anch’io
    Se ti dico che mi chiamo Pasquale cosa cambia? Nei miei interventi mi sforzo di non offendere nessuno e se goliardamente scherzo su qualche noto personaggio politico locale lo faccio, credetemi, sempre con affettuoso rispetto per la persona anche se così potrebbe non sembrare a chi è ultras e non sportivo.