I Sommozzatori dei Vv.Ff.
TERMOLI _ Il 24 dicembre sono proseguite lungo il litorale sia a nord che a sud di Termoli, con avvio operazioni alle ore 09.30, le ricerche del naufrago disperso in mare il 19 dicembre a seguito dell’affondamento dell’imbarcazione “Sarago”. Le ricerche si sono potute estendere più ad ampio raggio grazie ad un miglioramento delle condizioni meteo marine rispetto ai giorni scorsi, comunque già in previsione di peggioramento da domani 25 dicembre. Sotto il coordinamento della sala operativa della Capitaneria di Porto di Termoli hanno operato nove mezzi navali, otto operatori subacquei, due mezzi aerei ed otto mezzi terrestri. Le unità navali intervenute sono state: motovedetta CP821 e battello pneumatico GC200 della Guardia Costiera di Termoli; motovedetta V627 e battello BSO243 della Guardia di Finanza di Termoli, un gommone ed un acquascooter della protezione civile; un acquascooter dei vigili del fuoco; due mezzi nautici locali.

La zona maggiormente scandagliata è stata quella delle scogliere in prossimità del punto di affondamento quali probabili punti di incaglio del corpo, e della diga foranea esterna del porto che delimita l’ansa del litorale nord di Termoli. I nuclei impiegati per tali operazioni sono stati il nucleo sub dei vigili del fuoco provenienti da Teramo e quello della protezione civile di Campobasso. Le perlustrazioni dell’arenile, a mezzo fuoristrada e quad, si sono principalmente estesi a sud, dal punto di affondamento sino al litorale di Lesina, ritenuta zona con maggior probabilità di spiaggiamento del corpo a seguito delle condizioni di vento e mare da nord degli ultimi giorni. L’area di interesse è stata anche ispezionata dall’alto mediante ricognizione aerea costiera da parte dell’elicottero AB206 “Drago 24” del nucleo Vigili del Fuoco di Pescara e ricognizione aerea marina condotta dall’elicottero AB212 “Poli 56” del reparto volo Polizia di Stato di Pescara.

Le ricerche subacquee, eseguite per circa due ore e mezzo, non si sono comunque potute svolgere in maniera ottimale a causa della scarsa visibilità in acqua. L’intera attività di ricerca della mattinata odierna, durata circa quattro ore, e che non ha portato al ritrovamento del corpo, ha visto l’impiego di circa 50 unità tra personale militare e civile. Le stesse proseguiranno nel primo pomeriggio con perlustrazione della superficie marina ad opera della dipendente motovedetta CP821 e con pattugliamento via terra. Il prosieguo della futura attività verrà valutato in relazione alle condizioni metereologiche.

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