CAMPOBASSO _ Il ministro degli Interni, Roberto Maroni, ha deciso che non ci sarà l’election day, ovvero, preferisce sprecare 350 milioni di euro di soldi pubblici piuttosto che rischiare di far passare i referendum su acqua e nucleare. Il Governo sa bene, in particolare per quanto riguarda i 2 referendum contro la privatizzazione del servizio idrico, di essere minoranza nel Paese e si attrezza di conseguenza. A maggior ragione, è oggi necessario mettersi a lavorare di lena perché anche questa strategia di disincentivo alla partecipazione possa essere sonoramente sconfitta. A partire dalla manifestazione nazionale del prossimo 26 marzo a Roma lanciata dal Comitato referendario “2 Sì per l’acqua bene comune” e promossa da una larghissima coalizione sociale, nei fatti si aprirà la campagna referendaria per la ripubblicizzazione del servizio idrico e che intende anche connettersi con la battaglia contro il nucleare e per la difesa dei beni comuni.
Ce la possiamo fare, intanto, perché mossi dalla consapevolezza che la vittoria referendaria per sottrarre l’acqua al mercato e alle privatizzazioni (e anche per fermare la scellerata scelta nucleare) può aprire una nuova stagione in grado di invertire la rotta rispetto alle scelte di ispirazione liberista e neoliberista che si sono affermate da molti anni a questa parte e di iniziare a sconfiggere il “berlusconismo” sul piano dei contenuti. In particolare, ce la possiamo fare, partendo dal riconoscimento che i 2 referendum per l’acqua bene comune hanno e cioè di essere promossi da una larga coalizione sociale e sostenuti da 1.400.000 cittadini: la più grande raccolta di firme realizzata nella storia referendaria del nostro Paese. Inoltre, siamo convinti che la politica del governo sul nucleare è solo una truffa, poiché poggia su una tecnologia vecchia, costosa, pericolosa, che non crea occupazione, ed è dannosa per l’ambiente, e trasforma i territori in presidi di interesse strategico militare. Tutto il Partito della Rifondazione Comunista del Molise, pertanto, sosterrà convintamente le ragioni del si ai referendum contro il nucleare e la privatizzazione dell’acqua e sosterrà i comitati promotori.
Prc Molise