LARINO _ I Comitati per la difesa degli Ospedali di Larino, Agnone e Venafro invitano tutti i componenti del Consiglio Regionale del Molise, di maggioranza e di opposizione, che ritengano il Piano di Rientro dal disavanzo sanitario inadeguato ed irrispettoso della pari dignità di tutti i cittadini molisani, a chiedere con forza, in conformità con quanto stabilito all’art. 2, comma 88 della Legge 191/2009, l’elaborazione di un nuovo piano che, partendo dall’analisi della richiesta di servizi nelle diverse aree territoriali della regione: individui e sopprima sprechi e privilegi; valuti l’adeguatezza delle strutture alle vigenti norme di sicurezza; valorizzi professionalità, competenze e meriti; razionalizzi la spesa secondo standard di qualità/prezzo già adottati dalle regioni virtuose; stabilisca con chiarezza ed inequivocabilità il ruolo e le spettanze delle strutture private; distribuisca equamente servizi essenziali di qualità su tutto il territorio molisano.
Si istituisca, di conseguenza, un tavolo tecnico/politico con il supporto di esperti nella riorganizzazione di sistemi sanitari (indicati magari dallo stesso Ministero della Salute) e la partecipazione di rappresentanti del personale medico – paramedico – infermieristico nonché di rappresentanti dei cittadini provenienti dai comitati civici, dalla società civile e/o dal mondo dell’associazionismo a tutela dei cittadini/utenti.
Per il perseguimento di tale obiettivo, questa volta, si fa affidamento su una azione prorompente tanto da parte dei dissidenti della maggioranza quanto e di più da parte delle opposizioni. Queste ultime, del resto, hanno da farsi perdonare un significativo immobilismo, interrotto solo da improduttive mozioni quasi sempre proposte sull’onda della protesta popolare, se non addirittura una vera e propria complicità nello sperpero di denaro pubblico (incarichi vari in commissioni di comprovata inutilità; partecipazione a dispendiosi quanto pleonastici, infruttuosi viaggi intercontinentali; l’approvazione, da ultimo, della scandalosa delibera, votata con la maggioranza, per la realizzazione di una sede distaccata del Consiglio Regionale a Termoli).
E’ giunto il momento di dimostrare, fino alla imprescindibile rinuncia al proprio mandato, se si intenda lavorare per il bene comune o si preferisca continuare a coltivare ciascuno il proprio feudo. Nessuno osi poi rammaricarsi se i cittadini faranno di “tutt’erba un fascio”.
I Comitati civici: Pro-vietri Larino
Il cittadino c’è di Agnone
Il comitato Ss.Rosrio Venafro