San Nicola - tomba a grotticella (foto C.L.Smoke)ISOLE TREMITI _ In epoca non lontanissima, qualche solerte decisione del Comune Isole Tremiti ha sortito l’effetto di cambiare con probabile superficialità forse pure disattentaun particolare storico della toponomastica relativo alla cala più celebre della costa di San Domino. Si è generata così una curiosa denominazione, con tanto di nuovi cartelli che lasciano interdetto (talvolta perfino divertito) chi conosce l’isola con severa precisione documentale, ma generano al tempo stesso motivata perplessità nel visitatore meticoloso che, non senza un leggero sconcerto, fatica a raccapezzarsi ragionevolmente fra le targhe nuove in rapporto a parecchie altre che recano tuttora la precedente dicitura originaria.

Non esiste Cala Matana, come ormai erroneamente alcuni hanno preso a denominare troppo spesso l’insenatura su cui si affaccia la villa di Lucio Dalla. Non corre alcun dubbio sul fatto che quella splendida insenatura debba continuare ad essere – a dispetto delle più recenti targhe – Cala Matano, altrimenti nota come Cala Duchessa. Il nome stesso infatti è da collegarsi a quello della ben nota Duchessa Matano, moglie di un notabile del passato piuttosto influente nelle Isole Tremiti.

Nel medesimo ambito non si può trascurare uno sguardo alla canzone ispirata di Lucio Dalla dal titolo Luna Matana, che tuttavia è ben altra cosa. L’aggettivo inventato dall’Artista nella fattispecie è una mera licenza poetica, quella forma di libertà, peraltro del tutto lecita, che talvolta il poeta si prende nel deviare dalle consuete norme linguistiche o della metrica.

L’anomalia suddetta deve comunque rimanere circoscritta al contesto lirico nel cui novero risulta generata. Altrimenti può soltanto far ridere. A puro titolo dimostrativo, senza volerci distaccare dall’ambito relativo ai nomi di note gentildonne, immaginiamo l’inevitabile ilarità ipoteticamente sollevata da chi ad esempio usasse il cognome dell’attuale Commissario prefettizio (non me ne voglia la stimata dottoressa Carmela Palumbo) modificandone la lettera finale, tanto da ottenere un abusivo adattamento della specifica consistenza testuale in “Palumba”, magari per creare una facile rima con la parola “rumba”. Chiaramente Improponibile, perché non si tratta di aggettivo, ma di nome proprio che non sarebbe lecito modificare.
San Domino - Cala Matano (foto C.L.Smoke)
Pare superfluo sottolineare che ci troviamo al cospetto di una clamorosa svista, simile per certi versi alla fantasia che ha indotto il Comune stesso a collocare, in quella porzione del pianoro di San Nicola che ospita la necropoli, una elaborata installazione di legno antichizzato per apporvi la pretenziosa scritta “TOMBA di DIOMEDE”. Sappiamo bene che si tratta di presunzione alquanto illecita nonché del tutto infondata: non sussiste alcun documento, nemmeno prova storica o testimonianza scientifica, che si dimostri di solida utilità nel supportare simile fantasia. Ubicare con precisione l’eventuale sepoltura dell’eroe greco è sempre stato un traguardo molto ambito da parecchi tremitesi che lo considererebbero un richiamo irresistibile per il turismo. In precedenza si era tentato con scarso successo di avanzare l’ipotesi che il sepolcro tanto ambito fosse da localizzare in quella tomba a grotticella tuttora visibile nella suddetta necropoli. Ma la totale assenza di reperti greci assieme a parecchie tracce di romanità emerse dall’analisi specifica esperita in seguito erano valse a smentire quell’avventata ipotesi, tanto che si dovette ripiegare alfine sulla soluzione attuale, ugualmente improbabile.

Tanto per la precisione, allo stato attuale non ci è concesso neppure di poter affermare con solida certezza che il mitico eroe greco morisse proprio sulle nostre isole piuttosto che nell’antico territorio daunio.

Quanto sopra potrebbe valere a dimostrazione del grado di valenza che la consuetudine forse disinvolta di certe amministrazioni passate sembra intendesse riservare a categorie fondamentali come cultura, tradizione, ricerca storica. Senza volermi addentrare in questa sede nella rinnovata disamina di altri capisaldi primari quali biologia marina, clima, ambiente naturale.

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7 Commenti

  1. condivido
    Un articolo d’avvero noioso. Poi faccio notare la perla:” Quanto sopra potrebbe valere a dimostrazione del grado di valenza che la consuetudine forse disinvolta etc..etc”. Un artificio verbale di rara leziosita e involuzione concettuale. Chi ha scritto questo articolo deve avere la pazienza di scrivere in modo più chiaro, diretto e con frasi brevi e punteggiatura frequente, così non stanca il lettore.
    Ultima annotazione. Si dice daunio o dauno. Io credo che sia corretta la seconda parola. Errore grave per chi scrive piglio accademico.

  2. BELLISSIMO ARTICOLO
    Bellissime frasi. Grazie, amico e Maestro, per queste preziose osservazioni, profondamente vere. Ho paura che non serviranno a salvare le Isole dal “progetto diabolico”.
    Magari si trattasse solo di cartelli con avvisi e nomi fasulli, c’è di peggio. Avevi capito benissimo e raccontasti con vari articoli la previsione spaventosa. Ora sta diventando tutto vero.
    Ai poveri tremitesi non rimarrà più nulla del paesaggio, ma è andata ancora bene perché’ in principio l’esecutore di Satana poteva essere un famigerato criminale assassino, terrorista dinamitardo.
    Non ci resta che scappare

  3. VILLAN DORME E CARTA CANTA
    Carissime Giulia e Ale, sono io a ringraziare voi entrambe per la costante attenzione che si rivela preziosa.Mica posso sempre seguire personalmente tutte le sciocchezze altrui.Quanto al fantomatico Girolamo Sanza, o come diavolo si chiama, prima di salire in cattedra dovrebbe frequentare qualche corso elementare.Chissà cosa significa “noioso” secondo lui. Correggere gli strafalcioni dello stolto non è certo un divertente talk show, ma va fatto con meticoloso rispetto della realtà. Comprendo bene la difficoltà sua e di pochi altri che non si sono mai curati di esegesi storica né di ermeneutica.Spiacente di deluderlo, si dice proprio “daunio”. Diamine, gli consiglierei almeno il pudore di un umilissimo silenzio e al tempo stesso l’avvertenza di consultare i migliori dizionari a mente lucida, non alterata.Come ho già scritto a un suo degno collega, “villan dorme e carta canta”.
    Nelle condizioni suddette,come potrebbe quel “dotto”comprendere frasi di specchiata correttezza linguistica,sintattica e grammaticale,come quella che si permette di criticare?
    Ferruccio Maria Fata

  4. perchè arrabbiarsi
    Non capisco perchè FERUXX si arrabbia tanto. Prendere a esegesi storica ed ermeneutica un povero lettore di giornali on-line che esprime una legittima critica lo trovo eccessivo. D’altra parte che cosa avevo chiesto? Un articolo più giornalistico, più semplice. Invece tiè! pigliati sta esegesi. Pigliati sta ermeneutica.
    Chi pubblica, si espone al giudizio del pubblico. E deve mettere nel conto anche che tra il pubblico suo lettore ci siano qualcuno con mente alterata che poi non ha criticato la corretteza linguistica, sintattica e grammaticale, ma solo un linguaggio troppo tecnico. Per questo risulta noioso. Se vuole divulgare conoscenze storiche e geografiche questo è certamente un merito, ma deve usare un linguaggio più giornalistico. Questa è la mia opinione. Tutto qui.
    Per quanto riguarda l’aggettivo daunio – non so quale dizionario dovrei consultare: nell’immensa rete di internet non viene mai usato daunio ma dauno per aggettivare la Daunia.