Le ruspe in azione
Le ruspe in azione
TERMOLI _ Non è ancora sopito il clamore per lo spianamento delle piccole dune avvenuto non più di 48 ore fa, sul lungomare nord di Termoli che, dobbiamo ancora una volta segnalarle un’altra aggressione al ns. territorio. Non siamo a segnalarLe la distruzione delle poche Dune scampate al mattone selvaggio ma occorreva impietosamente distruggere anche i nidi di Fratino. Il Fratino è un piccolo limicolo in via di estinzione, oggetto di programmi di tutela a livello europeo, ed in questo periodo prepara il nido per poter deporre le sue uova direttamente sulle spiagge sabbiose. Fino a tre anni fa il Molise vantava numerosi nidi, tanto da essere citata come una delle ultime oasi per questo piccolo limicolo.

Il 16 marzo 2012 (ore 16, minuto più minuto meno) a Termoli si è compiuto l’ennesimo scempio. Un tratto di spiaggia è stato letteralmente spianato da due mezzi pesanti all’altezza di un noto complesso turistico ai confini con Petacciato. Sicuramente chi ha fatto quel lavoro era autorizzato ma, al momento della ns. chiamata alla Capitaneria di Porto, i mezzi ed i conducenti si sono dileguati sul bagnasciuga.

Se il suo comune ha autorizzato il lavoro di spianamento effettuato sulla spiaggia dovrebbe spiegarci con quale logica vengono effettuati tali interventi ben sapendo che quasi tutta la flora e la fauna costiera è protetta. Quali pericoli creano le dune con il loro habitat? Chi o cosa ostacolavano? Non riusciamo a capire la logicità di questi interventi. Se poi non ha autorizzato tali interventi ci dica come mai il territorio non viene sorvegliato e tutelato.

Le ricordo che il comune di Termoli ha aderito, approvato e sottoscritto la carta di CAM.PE.TER. in cui vi sono elencate delle raccomandazioni per la salvaguardia del patrimonio delle dune e delle spiagge, improntate al perseguimento dell’interesse pubblico non solo attraverso la mera protezione dell’ambiente ma anche attraverso la regolazione del rapporto tra fruizione turistica e matrice ambientale in un’ottica sostenibile.
Tra l’altro alcuni articoli recitano:
Art. 7: Eseguire le operazioni di pulizia delle spiagge con attenzione e con strumenti appropriati, evitando la asportazione di parte della sabbia e di piante pioniere….
Art:8: Disciplinare e impedire, nelle spiagge e nel compendio sabbioso, il parcheggio delle automobili e, consentendo solo il transito pedonale .….. per limitare il calpestio e il conseguente costipamento della sabbia e della vegetazione pioniera;
Art.9.: Assicurare il divieto di accesso e circolazione nelle spiagge e nelle dune ai veicoli a motore, perché distruggono le microforme e possono aumentare i problemi di alterazioni ecologiche[…]

Siamo a chiederle due cose:
COME CITTADINI: per quale motivo non possiamo passeggiare comodamente sulla spiaggia senza dover schivare qualche quad o fuoristrada o moto o addirittura qualche mezzo pesante come è successo oggi? ( e non venga a lamentarsi con noi rimpallando le responsabilità ad altri);
COME AMBIENTALISTI: come mai non rispettate le regole che voi stessi avete approvato e sottoscritto? Pensate che i Cittadini siano degli sciocchi? Riteniamo che la misura sia colma, i cittadini sono stufi di tutti questi soprusi che vengono effettuati giornalmente sulla flora e sulla fauna ed indirettamente anche sulla loro salute, non possiamo più tollerare tale atteggiamento di distruzione ad ogni costo. BASTA!
CHI NON RISPETTA LA NATURA NON RISPETTA SE STESSO: i cittadini vogliono rispetto e Lei può dare rispetto solo tutelando il nostro territorio. Nella speranza che nei prossimi mesi non succeda null’altro con rinnovata fiducia porgiamo distinti saluti.

Il Presidente
Ambiente Basso Molise
Luigi Lucchese
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3 Commenti

  1. Assurdo.
    E’ molto grave quello che è successo. Il Comune e la Capitaneria di Porto devono verificare le autorizzazioni che hanno consentito tale scempio, non credo si possa far passare l’eliminazione delle dune come pulizia degli arenili. Non occorre essere tecnici o ambientalisti per capire che le dune sono strutture naturali di difesa, e devono essere tutelate.

  2. non è possibile
    Sono addolorata per quello che è successo.Fortemente legata alle dune, con i miei figli ogni volta che si andava in spiaggia si osservavano le piante e si ripassavano i nomi. Chi può dimenticare la spendida fioritura gialla delle leguminose nel periodo di aprile-maggio e quella domenica che abbiamo trovato le uova del fratino e lui a pochi metri dal nido, ci faceva capire che era il caso di girare al largo. Grazie madre natura per la bellezza delle cose e maledetto l’uomo che con la sua ignoranza ci nega questa bellezza. Spero in chi ha un ruolo di intervenire.

  3. LO SCEMPIO VERGOGNOSO
    Non si potrebbe obbligare gli autori dello scempio a ripristinare la duna “superstite” ( è possibile,non è necessario essere degli olandesi per poterlo fare) e restituire l’habitat necessario alla sopravvivenza del piccolo e grazioso FRATINO ,sloggiato così brutalmente ? Attendiamo una soluzione…