Saldi (in Molise anticipati al 5 gennaio) più forti della crisi: i risultati dell’indagine Confcommercio e le regole per un buon acquisto

CAMPOBASSO _ Domani, 5 gennaio 2012, anche in Molise partono i saldi. Su proposta dell’assessore al ramo Michele Scasserra, la Giunta regionale del Molise ha infatti approvato il provvedimento che anticipa la data di inizio dei saldi, uniformandosi alla decisione della conferenza Stato Regioni. Secondo un’indagine condotta da Confcommercio, la crisi economica non modifica sostanzialmente l’atteggiamento degli italiani verso i saldi: quasi sette italiani su dieci non mancheranno all’appuntamento con gli acquisti a prezzo scontato che da domani inizieranno praticamente in tutta Italia.

Capi di abbigliamento (cappotti, maglioni, pantaloni, giacche, ecc.) e calzature costituiranno, almeno secondo le intenzioni di spesa, le principali tipologie di acquisti. Il 68,1% dei consumatori spenderà meno di 200 euro (+11,4% rispetto allo scorso anno) e la quasi totalità delle imprese (96,5%) proporrà ai consumatori uno sconto medio sui prodotti posti in vendita a saldo fino al 50%. Per quanto riguarda la qualità dei prodotti stessi, il 90% dei consumatori la giudica positivamente e oltre l’85% pensa che la varietà sia “molto” o “abbastanza” buona. Oltre sei consumatori su dieci si sentono tutelati acquistando capi in saldo e il 73,6% attribuisce una maggiore importanza alla qualità rispetto al prezzo. Ad attendere la fatidica “ora X”, sono soprattutto le donne, gli individui di età compresa tra i 25 e i 44 anni e i residenti del Centro, del Sud Italia e delle aree metropolitane.

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base:
Cambi:
la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.
Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

Confcommercio
Campobasso
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