L’attività, che ha interessato tutto il litorale molisano e l’arcipelago delle Isole Tremiti, è stata svolta sia via mare, a mezzo dei due gommoni e tre motovedette in dotazione – di cui una equipaggiata per attività SAR (search and rescue) h24, che via terra mediante pattuglie sia a piedi che automunite. Mediamente 15 sono stati i militari impegnati giornalmente a monitorare le aree interessate con un’attività operativa che ha avuto anche un importante supporto logistico da parte della Regione Molise, della Provincia di Campobasso e dei Comuni costieri.
In tema di ricerca e soccorso sono state condotte n° 5 operazioni per un totale di 8 persone soccorse/assistite. Sono stati effettuati nel complesso circa 4300 controlli che hanno riguardato in particolare la sicurezza della balneazione, la sicurezza della navigazione, il diporto nautico, l’ambiente marino, il demanio marittimo e la pesca. Dieci sono state le informative di reato inoltrate alle competenti Autorità giudiziarie per violazioni penali in campo marittimo ed ambientale, mentre circa 90 sono state le infrazioni amministrative rilevate per le quali sono state comminate le previste sanzioni.
Nello specifico 40 sono state le infrazioni al “Codice della Nautica da Diporto”; 18 per violazione dell’Ordinanza balneare (principalmente per mancato rispetto del divieto di sosta/navigazione all’interno della zona riservata alla balneazione); 19 per inosservanza di disposizioni contenute nel “Codice della Navigazione” ed in materia di pesca ed ambiente ivi comprese quelle inerenti la tutela della riserva marina delle isole Tremiti. Il Comandante della Capitaneria di Porto di Termoli tiene a precisare che “il bilancio della decorsa stagione estiva, può considerarsi sostanzialmente soddisfacente.
La cornice di sicurezza operata dagli uomini della Capitaneria di Porto che in determinati ambiti si è avvalsa anche della collaborazione delle altre Forze dell’ordine anche in funzione di razionalizzazione delle risorse e conseguente risparmio della spesa pubblica, ha fatto si che le attività balneari e marittime in genere si siano svolte in tranquillità e con ridotto numero di interventi di soccorso e di gravi incidenti. In tale contesto va segnalata altresì la proficua attività congiunta con gli enti locali per la predisposizione di un servizio di salvamento nelle spiagge libere nonché i servizi erogati per la tutela ambientale degli arenili”.