LARINO _ Si è aperto a Larino il processo sulla maxi truffa ai fondi dell’Unione Europea sgominata dalla Guardia di Finanza di Termoli nell’ambito dell’Operazione “Off-Shore” scattata nella primavera del 2006 ed in cui furono coinvolti i vertici dell’Associazione “Motopesca” di Termoli che gestiva impianti in porto, un dirigente della Regione Molise, professionisti, armatori, imprenditori e politici pugliesi.

I finanziamenti pervenuti dall’Ue non furono impiegati nell’impianto off-shore di miticoltura preannunciato ed altre strutture in ambito portuale. I finanzieri riuscirono ad individuare ed a smascherare un “sodalizio criminale finalizzato alla frode fiscale ed all’indebita percezione di finanziamenti comunitari”.

Quattordici le ordinanze di custodia cautelare eseguite nel 2006 di cui 5 in carcere e 9 ai domiciliari mentre altri due soggetti furono destinatari della specifica misura concernente “l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria”.

Nel corso dell’inchiesta i militari avevano anche individuato false fatture per oltre 6 milioni di euro. Otto le persone rinviate a giudizio lo scorso mese di giugno. Ieri il giudice del Tribunale frentano ha stabilito un calendario di udienze per lo svolgimento del procedimento penale previste a metà febbraio, marzo ed aprile ed ammesso 70 testimoni di cui 17 dell’accusa e 53 della difesa.

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