TERMOLI _ Una attenta analisi economica condotta dal “Sole 24 Ore” ha analizzato gli effetti della crisi sulle regioni italiane evidenziando la profonda differenza di reazione e il peso che i territori hanno dovuto sopportare fino ad oggi. Mettendo insieme una serie di fattori ed assegnando un punteggio per ognuno di essi ne è scaturita una graduatoria che vede la Liguria al primo posto, con un indice di 84,22, il nostro amato Molise è al penultimo posto, con 17,27, seguito solo dalla Calabria con 11,71. E’ bene sottolineare che il vicino Abruzzo è quasi in linea con la media italiana che è di 46,04.
“Cinque anni di crisi finanziarie, economiche, industriali e di fiducia hanno lasciato segni di profondità differente nei territori dell’economia italiana – scrive il giornalista Grattagliano – Solchi che sembrano essere meno profondi in Liguria e Trentino Alto Adige, nel Lazio e in Lombardia e, al contrario, molto più marcati in Calabria, Molise e Basilicata dove la prolungata congiuntura negativa ha inciso con tutto il suo peso aggravando un contesto già di per sé non semplice”. Peccato che l’assessore Vitagliano non se ne sia mai accorto, ripetendo più volte che tutto va bene, che l’economia del Molise è solida perché il tessuto sociale è resistente e sa come resistere alle crisi. Emerge con evidenza quello che molti molisani già sanno, cioè che l’assessore alla Programmazione vive in un’altra dimensione, fuori dalla realtà di questa regione incapace di mettere freno alla crisi e rilanciare almeno uno dei settori economici.
“La Basilicata ed il Molise sono spesso agli ultimi posti sia delle graduatorie di contesto sia di performance – prosegue l’articolo – Emblematico il caso delle sofferenze su crediti: Calabria e Molise, già in situazioni difficili, hanno visto peggiorare ulteriormente la solvibilità delle imprese ed è progressivamente aumentata le quota dei prestiti che non vengono onorati”. A differenza degli sforzi fatti da Calabria e Campania sull’apertura commerciale il Molise sembra proprio che non abbia fatto alcuno sforzo e nessun passo avanti. Se Vitagliano continua ad elaborare la programmazione economica della regione senza tener conto di questi dati e della reale condizione della regione non ci si potrà risollevare dallo stato di profonda crisi in cui versa il Molise.
gestione non economica
L’articolo conferma quello che andiamo dicendo da mesi in queste pagine. Il Molise non ha un governo dell’economia, non c’è un nucleo di amministratori competenti e sagaci che progetta lo sviluppo facendo leva sulle poche risorse a disposizione e puntando su settori sicuri e consolidati.Abbiamo mezzecartucce che passano il tempo a dilapidare le risorse con operazioni demenziali. Ultimo capolavoro, l’auditorium di Isernia, costato 55 milioni di euro. Ma si può aggiungere, lo zuccherificio, il catamarano, il palazzo a Bruxelles, lo spreco nella sanità, gli stipendi e i vitalizi d’oro degli amministratori, e mi fermo qui, ma la lista sarebbe lunga. Sono esempi di un uso osceno e irresponsabile delle risorse pubbliche. Possiamo dire che Iorio è un re mida alla rovescia tutto quello che tocca trasforma in letame. Ogni istituzione in carrozzone, ogni atto in baratto. Ecco perchè stiamo agli ultimi posti nella classifica delle regioni alle prese con la crisi.
DIMENTICHI CHE IN MOLISE PRIMA DELLA CRISI VI SONO STATI EVENTI NEGATIVI: TERREMOTO ED ALLUVIONE.LE IMPRESE HANNO FINANZIATO…….OGGI DOVREBBERO PROTESTARE ED INVECE DI FARE RIUNIONI CON I SOLITI ASSESSORI DOVREBBERO FARSI SENTIRE ED AL MOMENTO DELLE VOTAZIONI MANDARLI A CASA….