Antonio Spezzano, Bruno Verini della Dc per le Autonomie, Fernanda De Guglielmo ed Ennio De Felice rispettivamente esponenti del Centro destra locale a nome di tutti e 12 i consiglieri di minoranza hanno dichiarato la necessità di interpellare i termolesi sul nuovo servizio di igiene urbano carente e problematico. Le lamentele sull’organizzazione della raccolta rifiuti caratterizzato da ritardi e disservizi non ancora risolti ma divenuti pesanti da tollerare, non accennano a diminuire secondo il Pdl che ora è deciso ad intraprendere la via della consultazione popolare.
“Qualora il Consiglio comunale non dovesse approvare la mozione di indizione del referendum consultivo _ ha dichiarato Spezzano senza mezzi termini _ lo Statuto comunale prevede la raccolta di 1/10 delle firme degli aventi diritto al voto, dunque circa 2000 firme in tutto, per poter organizzare direttamente il referendum popolare ed in questo siamo decisi ad andare avanti”.
Per i consiglieri di minoranza presenti all’incontro questa iniziativa non ha colore politico ma è stata richiesta a seguito di una precisa volontà popolare e come espressione della gente. “Coinvolgeremo i comitati civici, le associazioni sul territorio per sensibilizzare tutti su questa iniziativa _ ha concluso Spezzano _ che ribadisco non è contraria alla differenziata ma alla tipologia di organizzazione che l’Amministrazione comunale ha scelto per Termoli ed alla necessità di apportare delle migliorie e dei correttivi che il Comune non ha voluto prendere in considerazione”. Dello stesso avviso gli altri consiglieri Verini, De Guglielmo e De Felice. “I termolesi devono avere la possibilità di dire la propria visto che è sotto gli occhi di tutti la sporcizia che regna in città _ ha dichiarato Verini. Per la De Guglielmo: “non si strumentalizza questa problematica ma si sottolineano solo i problemi veri della gente.
La differenziata bisogna farla, siamo tutti concordi su questo punto, ma non in questo modo e con questa tipologia di organizzazione”. De Felice nel corso del suo intervento lo ha ribadito con chiarezza: “erano prevedibili questi problemi ed io li avevo anche annunciati mesi fa. Questo tipo di porta a porta va bene per il Borgo Antico ma per altre zone della città caratterizzate da palazzi a più piani bisognava gestirla in maniera differente”.