Magrone con alcuni genitori delle Vittime della Scuola
Assolto solo Uliano. All’ex Sindaco Borrelli 2 anni e 11 mesi.
Campobasso. Cinque gli imputati condannati nel processo di appello per il crollo della scuola di San Giuliano. Per il sesto, il costruttore dell’edificio, Giuseppe Uliano, e’ stata confermata l’assoluzione .  La sentenza è stata letta dai giudici della Corte d’Appello di Campobasso nel tardo pomeriggio di oggi.   Nel crollo morirono 27 bambini e la maestra Carmela Ciniglio. In primo grado tutti gli imputati erano stati assolti. Le condanne vanno da un minimo di 2 anni e 11 mesi e un massimo di 6 anni e 10 mesi. Le condanne sotto i 3 anni beneficiano dell’indulto.
Queste le condanne: 6 anni e dieci mesi di reclusione per l’impiegato comunale Mario Marinaro, responsabile della pratica per la sopralevazione della cuola e Giuseppe La Serra, progettista e direttore dei lavori, 5 anni agli imprenditori Carmine Abiuso e Giovanni Martino; 2 anni e 11 mesi all’allora sindaco Antonio Borrelli, che nel crollo perse una figlia. Le condanne sotto i tre anni beneficiano dell’indulto.

Il verdetto della corte d’Appello di Campobasso ha ribaltato la sentenza di primo grado che aveva assolto tutti gli imputati. Per Borrelli la pena sarà però interamente coperta da indulto.
I genitori dei 27 bambini si sono abbracciati in aula durante la lettura della sentenza ed alcuni hanno anche applaudito. “Finalmente è stata fatta giustizia” hanno detto.
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1 commento

  1. Forse manca qualcuno all’appello ?
    Certamente questa è una vicenda tragica da qualunque punto di vista la si guarda. Le regole esistenti non rispettate, la comunità scientifica che aveva già dichiarato sismica la zona di San Giuliano prima del suo crollo e lo Stato che con la sua burocrazia non ha proceduto in tempo (prima dei lavori di sopraelevazione) a rendere efficace con una legge quella riclassificazione che avrebbe impedito di procedere con “leggerezza” da parte di tutti su quella scuola, il preside (o i presidi) che forse potevano impedire in tutti i modi l’utilizzo di un’edificio privo di collaudo (forse da domani mattina tutti i presidi che hanno una scuola senza collaudo verranno allo scoperto, mi auguro), gli impiantisti che ogni volta che intervengono su un edificio lo massacrano senza criterio forando ovunque senza preoccuparsi se è lecito o meno procurando punti di debolazza strutturali che poi in certi casi diventano fatali, i sorveglianti degli eventi sismici che quella notte hanno visto sui sismografi uno sciame sismico colpire un posto (San Giuliano di Puglia) che sulla mappa sismica doveva risultare immune da questi fenomeni e che forse non hanno saputo/potuto avvertire nella maniera necessaria gli amministratori locali (sindaco, prefettura, organi di protezione civile regionali, provinciali, chi si occupa della sicurezza in generale)per allarmarli nella maniera opportuna in modo da farli agire con maggiore prudenza. In questo caso (zona non sismica colpita da sciame sismico) le strutture se avevano un collaudo lo perdono istantaneamente ed occorre procedere ad una verifica/sopralluogo da parte di tecnici specializzati in strutture per valutare se l’evento abbia procurato danni importanti, se in previsione dello sciame che si sta sviluppando sia il caso di utilizzarla quella struttura perchè offre delle garanzie adeguate. Spero che da oggi questa sentenza possa aprire le menti di tutti (amministratori e cittadini) per guadagnare una consapevolezza assai poco diffusa sul rischio sismico che è una realtà e va comunque previsto un piano per adeguare le nostre costruzioni esistenti e porre la massima attenzione sulle nuove in modo da risultare immuni da errori fatali.