Il Procuratore Magrone con le famiglie dei bimbi
SAN GIULIANO DI PUGLIA _ Fissata per il 6 dicembre prossimo davanti la Corte d’Appello di Salerno la prima udienza sul crollo della scuola Jovine di San Giuliano di Puglia su decisione dei giudici campani chiamati alla rideterminazione della pena a carico degli imputati ritenuti colpevoli dalla Corte d’appello di Campobasso e dalla Corte di Cassazione.

I giudici romani a conclusione dell’udienza del 27 gennaio 2010 avevano confermato la sentenza di colpevolezza per il disastro della elementare di San Giuliano di Puglia in cui morirono il 31 ottobre del 2002 27 bambini ed una maestra e rinviato alla Corte d’Appello di Salerno la decisione circa la rideterminazione della pena a loro carico.

In primo grado i sei imputati tra imprenditori edili e dipendenti del Comune sangiulianese erano stati assolti mentre in secondo grado sono stati ritenuti responsabili della tragedia tranne il costruttore Giuseppe Uliano che realizzò negli anni ’30 la scuola “Francesco Jovine”.

Giuseppe La Serra e Mario Marinaro rispettivamente direttore dei lavori e progettista degli interventi sulla Jovine sono stati condannati in secondo grado a 6 anni e 10 mesi di reclusione ciascuno, gli imprenditori edili Giovanni Martino e Carmine Abiuso a 5 anni di reclusione, Antonio Borrelli ex sindaco di San Giuliano a 2 anni e 11 mesi ed ha usufruito dell’applicazione dell’indulto. Per tutti l’accusa era di omicidio colposo, concorso in falso ideologico, disastro colposo, lesioni colpose.

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