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TERMOLI – Una partita che non ha annoiato di certo, viste le marcature e i capovolgimenti di fronte, tuttavia per il Termoli sarebbe potuta andare molto meglio se avesse avuto a disposizione l’intera rosa dei giocatori, purtroppo decimata da diverse espulsioni e infortuni. Dall’altra parte, un Riccia non irresistibile, ma che ha dalla sua un rodaggio e una preparazione fisica costante nel campionato e che ha pure una gran fame di punti per sperare di agguantare la salvezza.
L’ingresso di Paolo Di Lena nella direzione tecnica dei giallorossi da i suoi frutti, considerando le carenze e le difficoltà dell’organico a sua disposizione. La squadra è certamente più ordinata e organizzata in campo, anche se persiste ancora un’assenza cronica di attaccanti adeguati al ruolo e qualche leggerezza di troppo in difesa, fortunatamente contenute dall’ingresso in campo nella ripresa del roccioso ed esperto Lapiccirella. Molto belli i gol giallorossi, quello di Ardò, che regala l’effimero vantaggio per il Termoli e anche la successiva doppietta di Gabsi, che sventa quella che poteva essere l’ennesima sconfitta per i giallorossi. I gol del Riccia, va detto, sono prevalentemente scaturiti da errori difensivi della difesa termolese.
I Riccesi reclamano un gol su una respinta del portiere giallorosso Ferrucci, a loro avviso dietro la linea della porta, ma il guardalinee non è d’accordo. Inoltre, due occasioni d’oro per l’ivoriano Koffi in contropiede, inspiegabilmente sciupate per un giocatore della sua classe. Da annotare però, in suo favore, l’assist in contropiede che permetterà a Gabsi di realizzare il 3 a 3 ed il fatto che fino all’ultimo era persino incerta la sua presenza, dopo essere stato colto da forti dolori addominali nello spogliatoio, poco prima dell’ingresso in campo.
Nota poco gradevole da segnalare è un arbitraggio che definire approssimativo è un eufemismo, ma tant’è. L’espulsione di Gagliano per doppia ammonizione, in un momento molto delicato del match, è stato forse un atto discutibile, ma in campo oltre ai piedi bisogna sforzarsi di far funzionare anche la testa e saper accettare le decisioni arbitrali, nel bene e nel male. Purtroppo, va detto che la mancanza di professionalità e di autocontrollo è una tara che spesso emerge tra i giocatori adriatici e che può costare cara, viste le già gravi carenze nella rosa. L’ulteriore cartellino rosso ha infatti raggiunto Garzarella addirittura dopo il finale di partita, per ingiurie rivolte verso l’arbitro. Tanta animosità, capibile sugli spalti, diventa però incomprensibile in campo e alla fine dannosa per tutta la squadra. Adesso il coach Di Lena avrà il suo bel da fare ad imbastire “l’undici” per la prossima gara.
Un pareggio comunque utilissimo, che finalmente interrompe la lunga serie di risultati negativi e alza un po’ il morale della squadra. Inoltre, tiene a bada lo stesso Riccia che segue il Termoli nella classifica. La prossima trasferta contro l’Aliphae, in terra campana, non sarà comunque una passeggiata.