CASTELFIDARDO – Uno scontro difficile e sofferto per la compagine termolese era da aspettarselo allo stadio “Galileo Mancini”, contro un agguerrito Castelfidardo che vuole portare a casa tutta la posta in gioco. In ballo per entrambe c’è sempre la salvezza o la fuoriuscita dalla giostra dei play out. Giornata uggiosa e freddo pungente, con un terreno pesante, ma fortunatamente senza la pioggia battente dell’incontro con il Matelica di domenica scorsa, che avrebbe finito per rendere il campo un acquitrino e il risultato davvero una lotteria. Il mister Casu schiera ancora un Termoli a tre punte (Dimatera, Cremona centrali e Santoro più esterno a sinistra). Una buona presenza di Ultras termolesi (circa una cinquantina) presenti anche qui sugli spalti marchigiani a sostenere l’undici giallorosso. I primi minuti vedono un Termoli motivato e aggressivo, che cerca subito di portarsi avanti ma senza occasioni degne di nota.
I ritmi di gioco poi man mano scemano e le due squadre assumono un atteggiamento più tattico, con qualche pericolosa sortita del Castelfidardo che non trova finalizzazione. Intorno al 20′ è il Castelfidardo con Severini su punizione ad impensierire il Termoli e ad impegnare il portiere Marconato ad una respinta con i pugni. Successivamente è il marchigiano Sbarbati in un paio di occasioni a cercare la porta, ma Marconato fa buona guardia. Arriva alla mezz’ora del primo tempo l’episodio che avrebbe potuto rappresentare la svolta della partita. Il giallorosso Vita viene atterrato in area di rigore dopo un contatto con Fermani, il direttore di gara, Enrico Bertozzi di Cesena, decreta la massima punizione in favore del Termoli. S’incarica Totò Dimatera della battuta, ma questa volta il tiro teso e spiazzante alla sinistra di Aniadiegwu incontra il palo. Occasione sciupata per il Termoli. Purtroppo, per la spietata legge del calcio, non passa neppure qualche minuto che è il Termoli a subire la beffa: questa volta per contatto in area tra Russi e Alessandroni, il rigore viene decretato in favore del Castelfidardo. Cavaliere spiazza Marconato realizzando così il vantaggio per i marchigiani.
Non succede più nulla di significativo fino alla fine del primo tempo. Si va al riposo con un Termoli avvilito e frastornato. La ripresa vede nei primi minuti i giallorossi più propositivi, al 2′ è Cremona a sciupare una buona occasione. Successivamente tentano il tiro in porta dalla distanza sia Russi che Santoro, ma senza buoni esiti. Il Castelfidardo forte del vantaggio, fa buona guardia e cerca di sorprendere il Termoli su contropiede. Al 13′ Casu tenta il tutto per tutto e spedisce in campo Ragatzu portando a 4 le punte giallorosse e rileva il centrocampista Vitale. Ovviamente la difesa ospite adesso è più esposta al gioco di rimessa dei locali che attendono l’occasione giusta per sferrare pericolose incursioni verso la porta di Marconato, in particolare sulle fasce, dove i giallorossi sembrano più vulnerabili. In un paio di occasioni, infatti, il Castelfidardo sfiora il raddoppio impegnando severamente il bravissimo Marconato. Al 24′ arriva il pareggio del Termoli con Dimatera che su calcio d’angolo lancia una palla velenosa sotto porta che viene sfiorata da Santoro e sorprende Aniadiegwu. Adesso il Termoli, euforizzato dal pareggio, cerca di spingersi avanti con più convinzione alla ricerca della vittoria. Il Castelfidardo però fa buona guardia. Bisogna aspettare il 42′ una buona occasione per il Termoli quando Romano su punizione serve una buona palla a Cremona che gira di testa e va poco alta sopra la traversa. Non succede più nulla di rilevante fino al fischio finale che infine decreta un pareggio tutto sommato equo. In finale vibranti contestazioni da parte dei tifosi giallorossi all’indirizzo dell’allenatore Marcello Casu. Purtroppo il rigore sbagliato dal Termoli ha pesato non poco nella storia della partita, che se realizzato forse avrebbe preso una piega diversa. Il Castelfidardo, dal canto suo, ha dimostrato di essere un avversaria ostica e ben ordinata in campo, che ha concesso poco e niente.Il Termoli permane in quart’ultima posizione staccando di un punto la Vis Pesaro. Dopo la pausa della prossima domenica, il Termoli ospiterà al Cannarsa la capolista Maceratese. Sarà un match importante.
Ultima precisazione da aggiungere è l’inspiegabile comunicato di silenzio stampa rilasciato in serata dalla società del Termoli. Silenzio stampa rotto in mattinata da un trafelato comunicato del Presidente Calarco che esprime disapprovazione riguardo all’intervista rilasciata dal Direttore Sportivo De Filippis e difende invece l’operato (“soddisfacente e non conoscibile”) dei dimissionari (Diego Recino, Valerio Viero, Angelo Raffaele Carrella e Alfredo Padovano). Ma di quale operato “soddisfacente e non conoscibile” si parla? Qualche cosa qui francamente non torna: perché questa difesa ad oltranza verso persone (in particolare Carrella e Padovano) che hanno esternato all’indirizzo del Termoli, del De Filippis e dello stesso Calarco ingiurie e cattiverie a non finire. D’accordo il “bon ton” ma qui si esagera, tanto più che il De Filippis nell’intervista in oggetto non esprime alcuna ingiuria all’indirizzo degli ex dirigenti (che neppure nomina) e si sofferma maggiormente sui suoi propositi e sulla situazione tecnica e sportiva del Termoli. Allora perché questa sudditanza e questa accondiscendenza verso personaggi il cui operato in favore del Termoli non ci è dato sapere: cosa altro si cela dietro? Penso che questi saranno aspetti meritori di approfondimento e a cui anche simpatizzanti e tifosi dovranno rivolgere attenzione nel prossimo futuro.