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Il Sindaco di Termoli Greco

Il Sindaco di Termoli Vincenzo Greco sull”ipotesi della scelta di Termoli quale “probabile nuovo sito” dove installare una centrale nucleare, notizia apparsa oggi, 25 febbraio, sul quotidiano “Il Giornale”:  “Consideriamo allarmante la notizia della scelta di Termoli quale ‘probabile sito’ destinato ospitare una centrale nucleare, diffusa oggi dal ‘Giornale’.  Anche se non è la prima volta che sentiamo fare tali ipotesi, la notizia desta maggiore preoccupazione perché divulgata all’indomani dell’annuncio del Governo Italiano di voler installare diverse nuovi centrali nucleari sul territorio nazionale.  Ribadiamo, dunque, il nostro deciso ‘NO’ a tale ipotesi. Una posizione, questa, già affermata con nettezza anche dal nostro Consiglio Comunale lo scorso 16 maggio 2008, il quale ha deciso di dichiarare la nostra città ‘contraria all’installazione di Centrali Nucleari’. L’ipotesi di installare nel nostro territorio una centrale di questo tipo è da considerarsi scellerata per tanti motivi.  Un territorio già fortemente compromesso da insediamenti industriali pesanti, che  sta dando già tanto al Paese in termini di produzione di energia (Centrale Turbogas, Centrale Biomasse), riceverebbe con questo nuovo insediamento il colpo di grazia: un colpo mortale inferto a una città che sta cercando con fatica di difendere e sviluppare la sua naturale vocazione turistica, che sta portando avanti diversi progetti a tutela della salute e volti al rispetto dell’ambiente. 

Abbiamo già dichiarato diverse volte la nostra contrarietà a questa insana idea del ‘ritorno al nucleare’, e tocca qui ribadire ancora una volta la nostra netta convinzione che i problemi correlati
alla produzione energetica vanno semmai risolti attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili, come del resto sembra aver capito anche la più grande potenza economica del mondo, gli Stati Uniti d’America, il cui Governo ha annunciato di voler affrontare la crisi economica globale proprio attraverso l’implementazione di nuove politiche ambientali incentrate sull’utilizzo delle fonti alternative. 

Tutto questo, naturalmente, deve avvenire in una cornice di pianificazione nazionale della produzione energetica che a tutt’oggi, in Italia, incomprensibilmente manca, e quindi in un progetto di contribuzione delle varie parti del territorio nazionale proporzionato ai rispettivi consumi energetici, e ciò anche in relazione al nuovo percorso federalista a cui siamo indotti e di cui si sta attualmente occupando il Parlamento Italiano, seppure con esclusivo riferimento all’aspetto fiscale, trascurando, tra gli altri, quello della pianificazione energetica. 

Assicuro fin da ora il mio impegno personale e di tutta l’Amministrazione Comunale innanzitutto a verificare la fondatezza di tali notizie, e poi a mettere in atto tutto ciò che è in nostro potere per invertire questo pericoloso ‘ritorno al passato’ e per difenderci da questi tentativi di considerare ancora una volta il nostro territorio ‘gregario’ e ‘asservito’ agli interessi industriali delle parti economicamente più forti della nazione”.