CAMPOBASSO _ Oggi, dopo una meditata e sofferta riflessione, lascio l’Italia dei Valori e con senso di responsabilità e di correttezza lascio il mio incarico di Assessore Provinciale alla Pubblica istruzione, Edilizia Scolastica, Bilancio, Finanze e Patrimonio. La mia è una decisione che parte dalla mancanza di dialogo e di confronto che purtroppo esiste nel’IDV e che si manifesta così nelle linee politiche come nelle candidature, non ultima la contestabile designazione di Massimo Romano a candidato sindaco nella città di Campobasso. Con senso di responsabilità e di lealtà ho manifestato questo mio motivato pensiero al Presidente nazionale dell’IDV, On. Antonio Di Pietro con una lettera inviata il 2 marzo scorso. Contemporaneamente ho continuato a svolgere la mia attività di Assessore provinciale per rispettare gi impegni presi e portare a conclusione l’iter per le deliberazioni riguardanti gli obiettivi PEG riferiti ad importanti provvedimenti di edilizia scolastica come la costruzione della nuova sede del Liceo Artistico di Campobasso.
Nel frattempo mi sono esposto a critiche ed attacchi ingiustificati da parte di esponenti del mio ex partito che sono tristemente abituati a ragionare in termini di opportunismo e di poltrone. Mi preme sottolineare che il sottoscritto non cambia casacca perché l’IDV, per espressa volontà del suo Presidente nazionale, è un partito che non ha casacche avendo fatto del trasversalismo ( finalizzato ad una politica del fare) una delle sue bandiere ideologiche: il caso di Venafro docet.
Le mie dimissioni da Assessore provinciale rispondono poi, senza ulteriori commenti, a quanti parlano di opportunismo o di arrivismo politico, concetti lontani dal mio modo di pensare. La mia relativamente breve attività politica non ha stravolto il senso che io attribuisco alla politica che è impegno a favore della collettività, lontano dalla corsa a poltrone ed incarichi di partito. Resta valido invece il principio che deve caratterizzare l’attività politica che si sintetizza nell’espressione della politica del fare che non è patrimonio unico dell’IDV e che accompagnerà le mie prossime scelte politiche.
