Ebbene, in riscontro alla nota del consigliere Di Pietro, è giunta la risposta dell’assessore Chieffo dalla quale è possibile apprendere alcuni importanti elementi. È assodato che la torre di Montebello è di proprietà esclusiva del Comune di Montenero di Bisaccia e che titolare dell’azione di recupero e restauro è il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per la Campania ed il Molise. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dal quale dipende il Provveditorato, ha comunicato che l’affidamento della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori di consolidamento e recupero funzionale della torre di Montebello è stato sottoscritto , in data 29 dicembre 2011, con l’impresa appaltatrice Cipriani Giuliano, che l’importo complessivo dell’appalto, al netto del ribasso offerto, ammonta ad euro 343.188,71 e che tale importo è finanziato con i Fondi Arcus s.p.a.
Si apprende poi dalla nota dell’Assessore Chieffo che, in riferimento alle economie di gara, conseguite in forza del ribasso offerto, il provveditorato competente ha interessato Arcus s.p.a. circa la possibilità di utilizzare tali risorse in favore di un intervento di opere complementari e di miglioramento dell’area circostante, attraverso lavori di ripristino della sede stradale, di pavimentazione, di finitura, di illuminazione e cartellonistica informativa per una migliore fruibilità del luogo. Il tempo contrattualmente previsto per la redazione del progetto esecutivo è di 60 giorni mentre quello per l’ultimazione dei lavori è pari a 330 gg. A fronte della risposta fornita dall’Assessore Chieffo, il consigliere di Pietro, che ha inteso ringraziarlo per la sua celerità, si è dichiarato fiducioso nei confronti delle rassicurazioni ricevute, secondo le quali i lavori di restauro della Torre, dovrebbero avere inizio entro giugno.
“È questo un motivo di grande soddisfazione e ci ripaga degli sforzi profusi in questi anni affinchè fosse restituita dignità ad un luogo di grande interesse storico e artistico. Ci preme sottolineare però– ha dichiarato l’esponente IdV – che i fondi per la sistemazione della struttura di Montebello, sono sempre gli stessi e che, nonostante ciò che il mistificatore Travaglini avrebbe voluto farci credere, nessun altro finanziamento, dopo quello promosso nel 2007 dall’ex ministro Di Pietro, è mai giunto per il restauro dell’opera. Come sempre, l’Italia dei Valori, ha dimostrato con i fatti, e non con le parole, la sua vicinanza al territorio e agli interessi dei cittadini”.