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LARINO _ Undici persone rinviate a giudizio, 4 indagati assolti ed un imprenditore chiede il patteggiamento. Si è conclusa con questo “verdetto” la lunga udienza preliminare svoltasi ieri mattina in Tribunale a Larino sull'”Operazione Mosca” condotta dai Ros di Campobasso intorno al 2004 che riusì a smantellare un sodalizio criminale dedito allo smaltimento di rifiuti speciali e pericolosi a Campomarino. I militari del Reparto speciale del capoluogo campobassano riuscirono a scoprire la complessa attività messa in atto da una serie di professionisti, imprenditori, autotrasportatori, corrieri e mediatori in combutta tra loro grazie ad una serie di indagini, pedinamenti ed intercettazioni telefoniche e video riprese. Nel terreno individuato nella periferia del centro rivierasco in tal modo arrivarono per qualche tempo dal nord Italia dei camion pieni di residui dichiarati ordinari ma in realtà non poi così innocui. Il pattume particolare fu poi interrato e sulla discarica fu coltivato del frumento.

Il grano una volta maturo fu anche immesso sul mercato italiano. Quel frumento considerato dagli stessi Ros al “cromo” entrò, dunque, nella catena alimentare. Nel blitz scattato a seguito di mesi di intercettazioni telefoniche e pedinamenti finirono in carcere circa 10 persone tra cui noti imprenditori della costa molisana mentre altre 10 persone furono indagate. Nei confronti di 16 persone la Procura di Larino ha chiesto il processo. Secondo l’accusa imprenditori, proprietari terreni di Campomarino, mediatori e trasportatori avrebbero fatto parte di un’associazione dedita allo smaltimento di rifiuti pericolosi spacciati per ordinari.

Ieri mattina dopo circa 3 anni di udienze preliminari e di trascrizioni di intercettazioni telefoniche in lingua albanese, è arrivata la decisione del Gup. Delle 4 persone assolte due sono dei professionisti residenti in Basso Molise: un commercialista ed un ragioniere di Ururi difesi dai penalisti Antonio De Michele e Ciarfeo. Altri due sono invece di Pisa.

Per quanto concerne gli 11 rinviati al processo si tratta di imprenditori, autotrasportatori, corrieri e professionisti di varie regioni d’Italia provenienti dal nord Italia ma anche campani. La richiesta di patteggiamento è stata avanzata da un imprenditore sempre di Ururi. Tra le persone che dovranno subìre il processo spiccano anche personaggi noti di Ururi e Campomarino.