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TERMOLI _ In merito alla delicatissima vicenda dei canili di Campobasso, e all’ultima azione compiuta dal Comune di Campobasso per “risolvere” l’emergenza randagi ovvero il trasferimento degli animali dalla struttura di Via Garibaldi a quella di San Giovanni milanese, interviene il candidato consigliere comunale dell’Italia dei Valori Michele Durante: “Nell’autunno dell’anno 2000 ebbi l’occasione di confrontarmi pubblicamente, nel mio ruolo di presidente del Boxer Club Italia Molisano, delegato dall’ENCI, con l’allora Sindaco di Campobasso Augusto Massa sulla realtà già molto grave del randagismo in città e sull’allora nuovo canile di S.Stefano. In questi 9 anni il Comune di Campobasso ha gestito molto male la situazione, aggravandola ulteriormente. Le mie idee in merito al problema restano quelle che proposi all’epoca, ovvero:
– censimento generale dei cani padronali serio e definitivo attraverso l’inserimento di microchip;
– convenzione tra gli enti pubblici e gli ambulatori veterinari per la sterilizzazione ed il controllo sanitario; – campagne di promozione per l’adozione con aiuti alle famiglie che accolgono cuccioli e cani adulti dai canili;
– contrasto fortissimo alla pratica dell’abbandono, che è comportamento penalmente rilevante, con multe esemplari per i soggetti che se ne renderanno autori;
– controllo sanitario efficiente dei canili e della popolazione canina residente; – incremento delle strutture intercomunali, anche con iniziativa di privati sotto il controllo della pubblica amministrazione;
– squadre cinofile comunali per un controllo costante e civile del territorio;
– apertura ed aiuto alle associazioni di volontariato e cinofile nella gestione delle emergenze”.
“Gli ultimi eventi – conclude Durante – dimostrano l’inadeguatezza della nostra classe amministrativa nella gestione di problematiche complesse, oltre che la mancanza di sensibilità nei confronti dell’universo animale”.
– censimento generale dei cani padronali serio e definitivo attraverso l’inserimento di microchip;
– convenzione tra gli enti pubblici e gli ambulatori veterinari per la sterilizzazione ed il controllo sanitario; – campagne di promozione per l’adozione con aiuti alle famiglie che accolgono cuccioli e cani adulti dai canili;
– contrasto fortissimo alla pratica dell’abbandono, che è comportamento penalmente rilevante, con multe esemplari per i soggetti che se ne renderanno autori;
– controllo sanitario efficiente dei canili e della popolazione canina residente; – incremento delle strutture intercomunali, anche con iniziativa di privati sotto il controllo della pubblica amministrazione;
– squadre cinofile comunali per un controllo costante e civile del territorio;
– apertura ed aiuto alle associazioni di volontariato e cinofile nella gestione delle emergenze”.
“Gli ultimi eventi – conclude Durante – dimostrano l’inadeguatezza della nostra classe amministrativa nella gestione di problematiche complesse, oltre che la mancanza di sensibilità nei confronti dell’universo animale”.