TERMOLI – Il trasporto dei dipendenti FIAT, garantito a seguito dell’accordo del 1995, è messo in discussione a seguito di una determinazione inaccettabile e unilaterale comunicata dall’ATM alle organizzazioni sindacali di categoria e alle istituzioni regionali. Un tale provvedimento rappresenta l’ennesimo schiaffo in faccia ai lavoratori dello stabilimento Fiat di Termoli che dovrebbero farsi carico anche del peso economico di tale decisione.
Per cercare una via d’uscita a questo ulteriore disagio per i lavoratori e per l’azienda già fortemente provati dal frequente ricorso alla cassa integrazione, il vicepresidente del Consiglio regionale, Filippo Monaco, ha inviato in data odierna una richiesta all’assessore ai Trasporti, Pierpaolo Nagni, perché si convochino le parti in tempi ristrettissimi.