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TERMOLI – Carissimo signor Sindaco, chi le scrive, in punta di piedi e con molto rispetto e deferenza, è un turista novarese innamorato della sua città (Termoli) e terra (Molise). Avete il mare, le colline e un panorama che hanno pochi eguali in Italia, così come le bontà eno-gastronomiche di un territorio che da sempre è punto di contatto della tradizione culinaria contadina con quella dei pescatori. Insomma, un vero e proprio paradiso, facilmente raggiungibile dall’autostrada, con il treno (nemmeno 6 ore da Milano!) e i mezzi pubblici. Perché le scrivo? Proprio perché credo sia incredibile – scusi il gioco di parole – vedere che il turismo italiano dal Nord Italia e straniero sia così scarso ed insufficiente. Termoli è città ospitale, ricca di storia e con una Pro Loco molto attiva (lo dimostrano le diverse iniziative messe in atto nell’Estate Termolese) e mi pare essere meta soprattutto di vacanzieri provenienti proprio dal Molise e non da altre regioni d’Italia.
È come se Rimini o Riccione fossero località per le ferie dei Romagnoli (gli Emiliani… sono già considerati forestieri da quelle parti…). Ritengo quindi che andrebbe fatto un ulteriore importante sforzo per integrare il marketing territoriale, parolona di comune uso oggigiorno, che significa semplicemente Promozione di una terra e di un mare splendidi. Veniamo ad altre particolarità di Termoli, balzate all’occhio ad un turista rimasto a bocca aperta di questa città: ottima e funzionale l’idea del bus navetta gratuito che trasporta ogni giorno centinaia e centinaia di bagnanti dalle vie e piazze del centro. Il fatto che in molti desistano ad utilizzare la propria auto per raggiungere le spiagge, da un lato decongestiona il traffico (e l’ambiente ne guadagna di certo) e dall’altro evita che le auto siano intrappolate in code infernali con spreco di carburante (e di denaro oltreché di tempo). Ma sempre a proposito di bus navetta, mi piacerebbe sapere perché non si è organizzato in modo migliore il pomeriggio del Ferragosto.

Mi spiego: mettere dei cartelli volanti, che ricordavano che a partire dalle ore 15 tutte le vetture in sosta (bianca o blu) sarebbero state rimosse, avrebbe evitato che ci fossero auto posteggiate nei pressi dei lidi – a parte qualche vettura parcheggiata da automobilisti distratti – rimane però il fatto che né alcuni agenti della solerte Polizia Municipale e nemmeno gli autisti dei bus, da me personalmente interpellati, avevano idea fino a che ora fosse in servizio la ‘navetta’. Il risultato è stato che molti che avevano prenotato (e pagato) il pranzo di Ferragosto e in fretta e furia alle ore 15 hanno dovuto abbandonare il posto in tavola, per la ‘gioia’ dei ristoratori (a proposito, mi dicono che le tasse locali hanno aliquote molto elevate qui a Termoli) e degli avventori, costretti ad andarsene anzitempo. Alle ore 17 poi è passato un ultimo bus navetta facendo zig zag tra le bancarelle che si stavano posizionando nella zona sud di via Colombo, con scene che assomigliavano a film come Indiana Jones, con commercianti che inveivano, autisti sull’orlo di una crisi di nervi e turisti con gli occhi stralunati a godersi la scena.

Che senso ha avuto, infine, mettere il divieto di sosta già alle ore 15 per tutto via Colombo, quando solo una piccola parte era stata utilizzata proprio per i mercatini e le aree gastronomiche, mentre il grande afflusso per i magnifici fuochi notturni è iniziato dopo le 21? Alcuni titolari di lidi dove non erano presenti le bancarelle mi hanno riferito di perdite secche di presenze pari al 50% netto rispetto al 2013: una percentuale che non si spiega con i tempi di crisi che il mondo del turismo e quello economico (in generale in Italia) stanno subendo.

Si consideri poi che molti di questi lidi puntavano decisamente sul Ferragosto per dare un colpo d’ala alla propria stagione: tutti tentativi che sono purtroppo andati a vuoto per un cavillo burocratico (via Colombo sgombera già alle 15) che ha nettamente avvantaggiato quelle attività prossime ai mercatini o al palco per i concerti e manifestazione, a discapito di coloro che erano meri punti di passaggio e niente più. So che lei, signor Sindaco, è in carica da poche settimane. Sono convinto che avrà modo di affrontare per le prossime estati queste due questioni che stanno a cuore ai termolesi che ho avuto il piacere di conoscere: promozione del territorio e viabilità a Ferragosto. Ringrazio per la cortese attenzione, ma mi sentivo di scriverle in quanto lei è il Primo Cittadino di una realtà che ha davvero connotazioni e tradizioni stra-ordinarie. Al mio ritorno a Novara farò di tutto per parlare bene di Termoli e delle sue caratteristiche, confidando nel fatto che nel frattempo anche voi farete la vostra parte.

Gianmaria Balboni

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