Depuratore DiBrinoRoberti
La conferenza stampa sul depuratore (DIRETTA VIDEO)
TERMOLI  – “I valori delle acque in uscita dal depuratore del porto di Termoli indicano gli escherichia coli (coliformi) a giugno 2018 in 24 milioni e 190 mila e 13 milioni ad agosto 2018 rispetto al limite di 500”. Lo denuncia in una conferenza stampa, l’ex sindaco di Termoli Antonio Di Brino. All’incontro hanno preso parte il consigliere comunale e capogruppo di Forza Italia, Francesco Roberti, il coordinatore di Termoli di Fratelli d’Italia Luciano Paduano e Christian Zaami esponente locale di centro destra.

Sulla vicenda, Di Brino ha presentato una interrogazione urgente al Sindaco Angelo Sbrocca, all’Arpa Molise, all’Ufficio igiene del Comune di Termoli ed alla Capitaneria di Porto.
Chiediamo a Sbrocca anche nella doppia vesta di Presidente del Consorzio industriale Valle Biferno – spiega Di Brino – da quando era a conoscenza dei dati contenuti nel verbale 49/2018 e dei certificati della Crea (società di gestione del depuratore) e con quale periodicità sono stati trasmessi dalla società al Cosib, quale iniziative abbia assunto considerata la gravissima situazione di inquinamento del mare e perché non sono stati informati i media e l’intera cittadinanza. E ancora se la balneabilità dell’intero litorale poteva essere sicura nel periodo di picco dei valori e in quale modo intende giustificare l’inerzia dell’attuale amministrazione ed i danni provocati in quasi 5 anni di gestione della depurazione a causa del mancato completamento del nuovo impianto del Sinarca e della bloccata realizzazione della struttura di sollevamento di Rio-Vivo, opera già progettata ed appaltata nel 2014″.

Secondo l’ex sindaco i valori comunicati dalla Crea al Cosib dimostrano un forte inquinamento all’uscita del depuratore del porto. Questo non è sinonimo di inquinamento sui due lungomari ma sta di fatto che un dato così rilevante ed allarmante avrebbe dovuto, a mio modo di vedere, sollecitare il sindaco che tra l’altro è anche Presidente del Cosib (controllore e controllato) chiedere all’Arpa verifiche più costanti nel periodo estivo tenuto conto che i dati risalgono a giugno ed agosto, nel periodo di maggiore balneazione”.

Lo stesso sottolinea l’invio al Comune di Termoli di quattro sanzioni per inquinamento. “Sulla prima è stato nominato un avvocato di Bari, la seconda l’Amministrazione ha deciso di pagare 6 mila euro, la terza e la quarta invece si è deciso di nominare il legale del comune. In ogni caso sui dati della scorsa estate il sindaco avrebbe dovuto avere l’attenzione di collegarsi subito con l’Arpa e Capitaneria di porto e sollecitare più approfonditi accertamenti. Chiediamo chiarezza: non poteva non sapere”.
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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa