Il buon senso, quello di cui sono dotati i comuni cittadini, dice che c’è ben altro che mette in pericolo la loro incolumità.
Si faccia spiegare le possibili conseguenze:
2. dai diversamente abili che devono utilizzare accessi pericolosi, incrocio via Abruzzi con via Dante, e/o bloccati da automobili;
3. dai bambini che utilizzano la pseudo pista ciclabile di via Firenze riconvertita dagli automobilisti a parcheggio ed attraversamento;
4. dagli utenti della strada che percorrono itinerari comunali con le barriere protettive, Guard rail, divelte e/o deformate, via Asia e/o viale Padre Pio.
5. dai pedoni che devono percorrere marciapiedi con il piano calpestabile inclinato, via India. Con un piccolo sforzo immagini la pericolosità per le persone anziane;
6. dai pedoni che si vedono costretti a camminare sui marciapiedi disseminati di sporcizia e maleodoranti, luogo preferito dai proprietari di cani per passeggiare;
L’ esposizione potrebbe continuare ed annoierebbe ulteriormente sia lei che i suoi collaboratori; purtroppo il dovere civico impone di procurarvi questo disturbo/dispiacere. Normalmente quando si evidenzia un problema è doveroso anche suggerire almeno una possibile soluzione.
Unitamente ad altri cittadini, la ipotetica soluzione la riduciamo e pochissime azioni che sono riconducibili al suggerimento di camminare, osservare, dialogare con i cittadini tanto da avere la possibilità di individuare i problemi e poi AGIRE per risolverli. Il secondo suggerimento è di natura economica e consiglia di non utilizzare più soldi per i soliti e continui ricorsi al TAR e Consiglio di Stato, ma destinarli alla risoluzione dei problemi della città.
Nicolino Perna