Prevendita biglietti il giorno dello spettacolo dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20.45 presso il Teatro.
TERMOLI _ Vicenzo Mollica si racconta a teatro, prima di dimenticare tutto sopra la sua vita personale e professionale: incontri e interviste, con garbo e misura. La scelta di una conferenza scenica appare ideale sia per il rapporto diretto con il pubblico sia per la tipologia della serata. Mollica è da solo sul palcoscenico, una sedia, un bel tavolinetto antico dalle gambe tornite, una lampada verde, un proiettore e il celeberrimo fumetto, un papero con le sembianze del presentatore. Il racconto mescola vita privata e vita lavorativa, i tantissimi incontri che Mollica ha avuto soprattutto come inviato per il TG1.Egli si descrive come “un cronista impressionista e impressionabile”. La sua vita viene raccontata in senso cronologico, la nascita, il mix familiare (nonni modenesi e nonni calabresi), l’infanzia in Calabria, l’università a Milano, la laurea in giurisprudenza, gli anni romani. Anche sincere ammissioni, come l’amore per la moglie, il diabete e un brutto incidente. E ancora l’assunzione alla Rai insieme a Enrico Mentana, i primi tempi alla redazione esteri nonostante la passione per lo spettacolo, quindi il trasferimento al settore che tutt’oggi occupa. Inoltre la grande passione per i fumetti, il piacere dell’incontro con gli altri, il rispetto sempre per l’altrui lavoro e per le altrui scelte. Mollica racconta e si racconta in modo semplice e piano.
Commosso, legge una poesia inedita di Alda Merini dedicata alla figlia Caterina Mollica. La conferenza si apre e si chiude con interventi filmati: all’inizio gli incontri imprevedibili e spassosi con Roberto Benigni, alla fine un montaggio di decine di personaggi che cantano, improvvisando, al microfono di RaiUno.
Il motivo è che in quegli anni alla Rai si cantava in play back, così Mollica ebbe l’idea di fare ascoltare le vere voci; il risultato è un campionario straordinario di esibizioni fuori contesto e per questo più vere nella loro improvvisata spontaneità. Alla fine della serata le luci si accendono in platea ed il pubblico può intervenire con domande dirette, che vanno dalle semplici curiosità su personaggi famosi a dettagli della vita professionale di Mollica.