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Infatti, da mesi si chiede alla direzione aziendale e alla Regione Molise – in quanto proprietaria del 100% delle quote della società – chiarezza e certezze sulla programmazione della campagna saccarifera 2015. In questi ultimi mesi il sindacato e le rappresentanze sindacali unitarie hanno sollecitato le Istituzioni competenti per scongiurare la scomparsa della filiera bieticola-saccarifera al centro sud, dopo 44 anni di continuità produttiva. Bloccare la filiera significherebbe mettere a rischio i posti di lavoro degli operai fissi e stagionali coinvolti dalla campagna, ma anche dei 1500 bieticoltori molisani e delle regioni limitrofe.
Durante il presidio una delegazione è stata ricevuta dal dirigente Luca Bianchi che ha assicurato le rappresentanze su una prossima convocazione – prevista per il prossimo 14 maggio, alle ore 11.00, presso il Mipaaf – con tutti i soggetti coinvolti; rappresentanze sindacali unitarie, organizzazioni sindacali di categoria nazionali e territoriali, direzione aziendale e Regione Molise.
Le rappresentanze dei lavoratori – apprezzando la disponibilità del Mipaaf – hanno sottolineato l’esigenza di avere quanto prima garanzie certe sulla programmazione della campagna saccarifera estiva che allo stato attuale non vede ancora nessun ettaro seminato. Il tempo scorre e gli impegni presi – come quello della Regione Molise a dare luogo quanto prima ad una micro campagna finalizzata a garantire lavoro e quote zucchero – rischiano di rimanere lettera morta se non si semineranno quanto prima le bietole necessarie per produrre zucchero. A tal fine è stata ribadita la necessità che l’incontro del 14 sia risolutivo, ovvero costruisca le condizioni necessarie affinché vengano fornite certezze sulle semine, sulla mole di lavoro necessaria per la campagna 2015 e sul futuro dello stabilimento. Rinunciare alla campagna 2015 significherebbe di fatto sancire la fine di ogni produzione su Termoli. Con questo spirito e con questa determinazione i lavoratori continueranno a portare avanti la propria battaglia, per difendere il lavoro e il nostro futuro.