Il pescato sequestrato
Il pescato è stato requisito ad un ristoratore e venditore ambulante. I controlli hanno riguardato l’intera filiera della pesca

TERMOLI _ Prosegue l’attività di controllo da parte dei militari della Capitaneria di Porto di Termoli sul rispetto delle normative poste a tutela dei consumatori di prodotti ittici. L’ultima operazione condotta dal personale della Polizia marittima ha riguardato, nelle giornate del 3 e 4 marzo, mirate veririche eseguite sull’intera filiera della pesca.
In particolare durante le ispezioni eseguite, si è intervenuti nei confronti di un pescatori di ricci di mare che ne stava pescando una quantità superiore rispetto a quanto previsto dalle normative in vigore.

Inoltre si è accertata da parte di un ristorante e di un rivenditore ambulante la violazione delle norme sulla tracciabilità dei prodotti ittici e si è pertanto proceduto ad elevare con il conseguente sequestro del pescato: rispettivamente 30 e 50 chili di pesce.

Il Comando della Capitaneria di Porto di Termoli assicura la prosecuzione dei controlli nei diversi ambiti della filiera della pesca ed il monitoraggio costante del territorio, secondo una programmazione di interventi che abbraccia tutto il comparto.

Sotto controllo ogni fase della filiera, dallo sbarco fino alla vendita di prodotti ittici con particolare atenzione al trasporto, al confezionamento ed alle procedure di conservazione e congelamento degli stessi, nella consapevolezza che sempre più le violazioni e le frodi nei confronti del consumatore assumono connotazioni varie e complesse.

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