TERMOLI _ Elezione del Nuovo Presidente del Consorzio Industriale Valle Biferno: tutto da rifare. Il “duello” Mascio vs Di Brino è stato aggiornato ad una prossima seduta che sarà convocata entro breve tempo. E’ stato un pomeriggo lungo e denso di colpi di scena quello di oggi pomeriggio che ha visto come protagonista da un lato il Presidente della Provincia Nicola D’Ascanio, dall’altro gli amministratori locali.
A tenere banco alle 16 è stato il capo di “Palazzo Magno” che, con una conferenza stampa, ha chiesto lo scioglimento degli organi del Cosib a seguito dei gravi fatti scoperti dal Noe di Campobasso con l’Operazione Open Gates condotta dalla Procura di Larino.
D’Ascanio ha presentato una pregiudiziale ribadendo la richiesta già inoltrata con una lettera raccomandanta lo scorso 1 dicembre al Presidente della Regione Molise Michele Iorio ed al Prefetto di Campobasso Stefano Trotta. Il politico ha dichiarato illegittima la nomina di oggi in quanto è stata già presentata riforma dei Consorzi industriali con la nuova finanziaria e, di conseguenza, attendere la nuova normativa che sarà presentata entro 60 giorni.
”In relazione alle risultanze degli accertamenti tecnico-amministrativi della Provincia sulla Gestione dell’impianto di depurazione
Per D’Ascanio è arrivato il momento di “voltare pagina” in senso assoluto per la crescita e lo sviluppo del territorio a cui si vuole dare un’opportunità ed un futuro.
La pregiudiziale del Presidente della Provincia è stata considerata irricevibile dal Consiglio generale mentre l’elezione del neo Presidente è stata rinviata a data da destinari.
La seduta è aggiornata su richiesta del Consigliere Antonio Ventresca il quale vista la discussione piuttosto lunga ed i tempi dilatati della seduta, ha preferito chiedere il rinvio. La votazione su tale proposta ha visto assenti il rappresentante del Comune di Ururi e quello dell’ente Provinciale per il Turismo, il voto contrario del Presidente della Provincia di Campobasso Nicola D’Ascanio e l’astensione di Luigi Mascio e Vittorino Facciolla. In sintesi tra i presenti non è stato raggiunto l’accordo sulla nomina.