TERMOLI _ Antonio Di Pietro annuncia interpellanza parlamentare a giorni sul fermo biologico in Molise. Se ne è convinto della necessità del provvedimento a conclusione di un incontro con alcuni commercianti ittici e pescatori della marineria di Termoli svoltosi ieri mattina nel bar di via Maratona dove è stato accompagnato dal candidato alle regionali Antonio D’Ambrosio che ha voluto trattare della problematica legata alla pesca, molto sentita dagli operatori del settore.
Venditori di pesce e marittimi sono fortemente contrari all’organizzazione dello ”stop” della pesca durante i mesi estivi ma hanno chiesto la modifica del provvedimento che, puntualmente, ogni anno viene effettuato durante i mesi di luglio ed agosto, penalizzando fortemente entrambe le categorie.
Luciano Germinario, commerciante ittico della citta’, ha spiegato a Di Pietro la necessita’ di un cambio di rotta rispetto alla problematica.
”Il pescato si riproduce nei mesi di maggio e giugno per cui il fermo biologico e’ necessario adottarlo in questo periodo o, in alternativa a gennaio e febbraio. Il mese di agosto e’ inutile e nefasto – ha dichiarato Germinario – Inoltre gli operatori del settore percepiscono gli indennizzi sempre con molto ritardo. Questa estate alcuni marittimi sono andati a lavorare a Brindisi per poter sbarcare il lunario. Bisogna assolutamente cambiare l’organizzazione del fermo biologico”.
Antonio Di Pietro, dopo aver ascoltato la problematica, ha preannunciato l’interpellanza in Parlamento. Terminato l’incontro in via Maratona, Di Pietro ha raggiunto Corso Umberto I per l’inaugurazione della mostra sull’immigrazione nella sede di D’Ambrosio dove è stato accolto da una folla di gente che lo ha voluto incontrare e parlare.
Intanto è terminata la raccolta delle firme per l’abolizione di tutte le Province, iniziativa che ha visto migliaia di molisani sottoscrivere la legge di iniziativa popolare.
”Abbiamo gia’ completato la raccolta delle firme per la legge di iniziativa popolare per l’abolizione delle Province e non solo, anche per tutta una serie di riduzione dei costi della politica e di eliminazione degli sprechi della Cricca – ha spiegato Di Pietro -. Al di la’ del successo numerico dell’iniziativa e della proposta che depositeremo in Parlamento nei prossimi giorni, resta un messaggio concreto che ancora una volta mandano i cittadini, quelli che rispetto a temi concreti firmano in massa, cio’ a dimostrazione che i cittadini non vogliono l’antipolitica, ma vogliono fare politica e che questo ricorso alla democrazia diretta e’ la massima espressione della politica e non dell’antipolitica”.