Confronto elettorale a Termoli: Candidati alla presidenza della Regione Molise si impegnano per la transizione ecologica.

TERMOLI – Nella sala del centro pastorale in piazza Sant’Antonio, gremita di candidati, si è svolto questa mattina un confronto elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale dove si è cercato di mettere in evidenza le differenze tra le proposte programmatiche dei vari schieramenti politici per risollevare la drammatica condizione socio-economica del Molise. Il Comitato 4 giugno ha chiesto a tutti i candidati di assumere impegni chiari e vincolanti a favore di uno sviluppo rispettoso dell’ambiente, della storia e della cultura del Molise. La transizione ecologica è diventata una scelta ineludibile per il futuro dell’umanità, e il Comitato ha elaborato un documento per individuare un percorso utile a produrre energia pulita e a difendere paesaggio e terreni fertili dall’assalto degli speculatori.

Il Comitato “4 GIUGNO” (La Fonte, AIAB Molise, Azienda Di Majo Norante, CIA Molise, Coldiretti Molise, Confagricoltura Molise, Consorzio TUMP Molise, Distretto del cibo: Olio EVO Molisano, Fondazione Lorenzo Milani Termoli, Slow Food Basso Molise APS, UIL Molise), si batte affinché il Molise sia fra le regioni più virtuose nella transizione energetica e più decise a conseguire l’obiettivo “zero emissioni di CO2”.Per questo il Comitato ha proposto, con un convegno tenutosi il 4 giugno 2022 presso il Cosib, la realizzazione di un impianto eolico offshore galleggiante utile alla transizione energetica per sostenere, con energia pulita, le esigenze civili e produttive territoriali, a partire dalla  Gigafactory di Termoli.

L’ evento è stato aperto dal saluto del Vescovo di Termoli-Larino, Mons. Gianfranco De Luca e dalla presentazione del documento da parte di Famiano Crucianelli. Sono seguiti gli interventi di Roberto Gravina, Francesco Roberti ed Emilio Izzo. Ciascuno dei candidati alla presidenza ha espresso le proprie valutazioni e ha firmato il documento in questione.

DICHIARAZIONE

Io sottoscritto (Nome Cognome), candidato (Presidente, Consigliere) alle prossime Elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale del Molise che si terranno il prossimo 25 e 26 giugno 2023, mi impegno affinché:

  1. sia salvaguardato il patrimonio paesaggistico, culturale e ambientale del Molise, modellato da millenni di attività antropiche di grande rilievo;
  2. venga impedita la realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici su tutti i terreni fertili del territorio molisano a salvaguardia della produzione agricola, caratterizzata da prodotti di elevata qualità che rappresentano una delle voci più significative e determinanti dell’economia del Molise;
  3. il nuovo Consiglio Regionale adotti una moratoria su tutte le richieste per la realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici sul proprio territorio, in modo da poter procedere, senza condizionamenti e in tempi brevi, all’approvazione del Regolamento Attuativo del PEAR (Piano Energetico Ambientale Regionale della Regione Molise – BURM n. 40 del 1 agosto 2017); il regolamento, nel rispetto delle linee guida indicate dal PEAR, servirebbe a fare chiarezza e ad evitare, sul nascere, ogni abuso;
  4. si favorisca la realizzazione di impianti fotovoltaici sui manufatti senza limiti quantitativi (abitazioni, capannoni, stalle, ecc.) per coprire il fabbisogno delle aziende agricole, destinando l’eventuale surplus di energia prodotta anzitutto allo sviluppo delle comunità energetiche;
  5. venga promossa e sostenuta la realizzazione di una rete di Comunità Energetiche, soprattutto nei piccoli comuni, per permettere e favorire forme di autoconsumo e di risparmio energetico in tutto il territorio regionale;
  6. si preveda un impianto galleggiante offshore, così come proposto dal Comitato 4Giugno, da autorizzare, solo dopo accurati studi di impatto ambientale,lontano dalla costa e senza contrastare le attività turistiche, di navigazione e della pesca;
  7. l’energia elettrica prodotta in Molise, anche attraverso modifiche della normativa nazionale da concordare col Governo, sia destinata, in primo luogo, a prezzi calmierati alle popolazioni e alle imprese che operano nella regione per compensare gli attuali svantaggi competitivi e per attivare uno sviluppo che sia sostenibile e duraturo, coerente con le specificità del territorio.
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