
Consuetudine, rispetto delle regole e responsabilita’, in un momento di grande difficolta’ nazionale e internazionale, vorrebbero che si accettasse serenamente il responso delle urne, invece di gridare alla congiura e sobillare gli animi dei cittadini. Sarebbe doveroso dare la possibilita’ alla coalizione risultata vincente di cominciare a lavorare, nell’interesse dei cittadini, affrontando le tante emergenze che questa Regione ha davanti a se’, con l’obiettivo di difendere le famiglie, i giovani e tutti coloro che sono rimasti indietro, aiutandoli a superare questo momento di grande difficolta’ del nostro Paese. Questo – osservano i capigruppo del PdL – dovrebbe essere il comportamento di forze politiche responsabili, anche dopo una sconfitta. Ma temiamo che il nostro appello cadra’ nel vuoto, considerato che la sinistra ha fatto pervenire al Presidente della Repubblica Napolitano, al Ministro degli Interni e alla Commissione Regionale in Corte d’Appello di Campobasso una lettera con la quale si chiede di non procedere alla proclamazione degli eletti, bensi’ di procedere a un ennesimo controllo di verbali e schede dopo che tutte le verifiche previste dalla legge sono state gia’ effettuate.
Si tratta di un atto di inaudita irresponsabilita’, reso ancora più grave dal fatto che questo documento reca le firme di esponenti nazionali dei partiti del centro-sinistra, che conoscono bene quali siano le competenze della Commissione Regionale Centrale. Significherebbe stravolgere le leggi e le regole democratiche, rischiare di oltrepassare il confine tra legalita’ ed eversione, aprire le porte alla destabilizzazione del vivere civile e della coesione sociale. Invitiamo pertanto la Commissione Regionale in Corte d’Appello a Campobasso – concludono Cicchitto, Gasparri, Quagliariello e Corsaro – a respingere qualsiasi forma di interferenza o di condizionamento, a porre fine a questa ignobile campagna di delegittimazione e a procedere senza indugi e nel più breve tempo possibile alla proclamazione del Presidente della Regione Molise democraticamente eletto dal popolo molisano”.



















