
Basta guardare la votazione plebiscitaria che, sotto il più ampio e complice silenzio dei mass media, ha introdotto nella nostra Costituzione il pareggio di bilancio. In pratica, la politica classista e antioperaia del governo Monti, sostenuta in pieno dal Partito Democratico dell’ex “compagno” Bersani (in piena sintonia con la cricca berlusconiana) per noi è un insormontabile “spartiacque” politico: la misura tra chi difende gli interessi dei lavoratori e dei ceti deboli e chi difende gli interessi di capitalisti e di banche! Con quale coerenza potremmo sostenere una coalizione con al suo interno un Partito Democratico che si schiera dalla parte di quelli che, con espressione “antiquata”, ci ostiniamo a definire padroni? Non avremmo potuto farlo e, infatti, ce ne siamo guardati bene. La morte dello stato sociale e dei diritti nel nostro Paese porta anche la firma del PD.
Questi, allora, non sono dei “valori fondanti” per un centrosinistra? Noi abbiamo evidentemente diverse convinzioni. Noi crediamo ancora in una politica fatta di idealità, di serietà e di coerenza; la storia e l’agire, anche recenti del PD, ci ha portato a concetti aberranti come il “partito gassoso” ed ai “ma anche” di veltroniana memoria (…bella figura con Calearo!). Un partito che si è schierato apertamente con la più becera e retriva economia di mercato, che ha cercato di salvare la faccia sull’articolo 18 (fallendo con ignominia), che ha dimostrato in più di una circostanza di essere solo interessato ad una politica di “gestione” invece che ad una politica di “sistema”. Qualcuno di voi potrebbe obiettare che questi sono temi “alti” e che non interessano una politica locale: ma non è così, né potrà mai esserlo.
Il giorno in cui si ripresenterà (con questa amministrazione comunale il rischio è tutt’altro che remoto) il dilemma sull’acqua come bene comune o meno, come si comporterà il PD a Termoli? Riterrà che il mercato non debba avere limiti (come pensava Bersani prima dei referendum, salvo poi tentare di apporre il proprio…cappello a giochi fatti) o che almeno ad aria ed acqua i cittadini debbano avere diritto in quanto esseri umani che hanno diritto alla vita? Quando si porrà il problema dei beni demaniali si seguirà la linea di “Totò-Truffa” Tremonti (pronto a vendere la Fontana di Trevi!) o si cercherà di rendere questi beni una risorsa per la collettività? Prevarrà, infine, l’interesse pubblico o l’interesse particolare e privatistico? Le recenti scelte politiche del Partito Democratico, anche nella nostra Regione, lasciano spazio a poche illusioni su quali saranno gli orientamenti che costoro seguiranno, ovvero, l’esatto opposto dei nostri, e crediamo, anche di parecchi di voi che oggi sedete a quel tavolo.
Ecco solo alcuni dei nostri dubbi e delle nostre incertezze in merito al “tavolo del centrosinistra” che, ad oggi, non esprime contenuti e proposte politiche e programmatiche di nessun tipo. Come costruirle, d’altro canto, se vi coesistono soggettività con “valori fondanti” e politici assolutamente antitetici tra loro? Oltre a tutto ciò, quasi non bastasse, non vorremmo neppure ipotizzare che su questo tavolo già incombano i rischi di “regie occulte” o di “giochi fatti” su personaggi irricevibili, come recenti esperienze elettorali ci hanno purtroppo insegnato. Ciononostante, continueremo a seguire con interesse (politico ed umano) l’evoluzione e l’elaborazione di questo consesso e, qualora vi fosse una iniziativa concreta nella quale potremmo riconoscerci, non faremo mancare il nostro convinto apporto. Fino ad allora, visti i “compagni di viaggio”, ci permettiamo più di qualche riserva e comunque vi auguriamo la più sincera buona fortuna. “
Segretario Circolo
PRC Termoli “Ottobre”