BoriSposiTERMOLI – Dopo lustri di vane attese, convolano a giuste nozze l’avvocato Domenico Farina detto Mimmo e la dolce consorte Giusy Viggiani detta Pina. Lo sposo è apparso in pubblico emozionato e stretto in un sontuoso completo grigio “catarifrangente”, nel pieno rispetto delle vigenti norme di sicurezza, e papillon al collo di esaltato rosso sovietico. Poco dopo la funzione è arrivata puntuale la scomunica vescovile.

La sposa è invece avvolta da un’elegantissima mise color verde “petrolio” che ha poi suscitato le ire di alcuni attivisti NO TRIV fuori dal Municipio. Officia il rito civile un comico di Foggia appena fuggito dal reparto di neuropsichiatria degli ospedali riuniti. Viene arrestato subito dopo la funzione. Vengono letti, inoltre, numerosi e autorevoli telegrammi di Auguri, tra questi spiccano quello dell’usciere comunale e quello del presidente della repubblica italiana. Anche Fidel Castro e il supremo leader coreano Kim Jong-Un hanno dichiarato il loro assenso politico all’operazione nuziale.


Dopo il matrimonio, la coppia si è intrattenuta presso la sala consiliare per un rapido rinfresco in cui l’avvocato Mimmo Farina ne ha approfittato per benedire i presenti, nominare una nuova giunta comunale e per firmare un paio di delibere.
Dopo il rituale lancio di riso e confetti “sanpietrini” sulla scalinata del municipio, il Farina ha arringato la folla e improvvisato un comizio. Appena novantadue minuti di applausi e la coppia si avvia a piedi in una lunga e colorata manifestazione non autorizzata fino ad un ristorante del centro cittadino, dove si consumerà il ricco “baccanale” nuziale.  Passanti in strada fanno dei selfie con gli sposi e chiedono autografi, altri svengono per il contrasto di colori degli abiti.
Nei pressi del locale viene allertata la protezione civile e la guardia forestale. Tutto è pronto per il banchetto dell’anno che, per la gioia dei partecipanti, si concluderà a tardissima notte. Verrà infine favorito il deflusso degli invitati con l’ausilio di gas lacrimogeni lanciati da un reparto della celere appostato in zona per l’uopo. Il sindaco di Termoli chiede lo stato di calamità naturale e valuta le dimissioni: ma gli sposi si dichiarano felici, innocenti e prigionieri politici.

Tutto è bene quel che finisce bene. Auguri, lunga vita e prosperità a Mimmo e Giusy!

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