CAMPOBASSO _ Molti, oggi, da entrambi gli schieramenti, gridano allo scandalo leggendo il PSR 2013-2015. Lo scandalo non è quello che si palesa ai nostri giorni. Scandalosa è stata la gestione che, negli anni, ha portato a questi risultati. La consapevolezza di dover apportare modifiche drastiche all’organizzazione della Sanità molisana era di tutti, ma il Presidente-Commissario ha fatto in modo di far scivolare nel tempo le decisioni importanti e improcrastinabili senza riuscire mai a ridurre veramente la spesa sanitaria in Regione.
Tale scellerata gestione ha comportato al primo commissariamento che non ha sortito comunque gli effetti sperati circa la riduzione dei costi sanitari. Iorio non ha voluto ammettere l’inadeguatezza delle sue ricette pur di fronte all’evidenza della situazione e, unico fra i Presidenti in regime di commissariamento, non ha rinunciato alla possibilità di fungere da commissario di se stesso continuando a dare risposte inadeguate o, peggio, evitando di prendere qualsiasi decisione potesse andare nella direzione indicata dagli organismi ministeriali. Una decisione che, di fatto, ha esautorato il Consiglio da qualsiasi decisione in materia di sanità.
Il piano sanitario redatto dal commissario Basso può non piacere, sicuramente modifica profondamente l’offerta di servizio sanitario in Molise perché è il frutto di un lavoro svolto nell’ultimo minuto utile. I tagli apportati alla rete ospedaliera sono il risultato dello sperpero che si è consumato negli anni, cui Iorio non ha mai messo freno. La chiusura di Urologia e Otorinolaringoiatria a Termoli, come Oculistica a Larino, fa male a chi, nel basso Molise, ha avuto da sempre questi punti di riferimento.
Ancor più incisivo, sicuramente, il modo in cui è stata ridisegnata la rete ospedaliera in alto Molise. Operazione che comporterà inevitabili scossoni per l’adeguamento da parte dei cittadini, soprattutto in considerazione dell’età media dei residenti. Il Consiglio regionale avrebbe potuto dire la sua se avesse avuto il coraggio di affrontare tale argomento in tempo utile. Così non è stato e troppo facile sarebbe, adesso, dare tutte le colpe a Filippo Basso. In più di una occasione ci siamo fatti scappare il treno, sarebbe assurdo inveire contro chi lo ha posto sui binari dopo il deragliamento.
Il consigliere Filippo Monaco