Canile di Campobasso

TERMOLI _ Il trasferimento dei cani dal canile di Campobasso già al centro di una marea di polemiche verso Milano con un impegno di spesa dell’Amministrazione comunale piuttosto importante, ha scatenato una vera e propria protesta non solo degli animalisti molisani da da tutta Italia.

Il “trasloco” forzato degli animali dal capoluogo in una struttura di Milano non piace nè ai campobassano nè agli animalisti che da tutta Italia stanno intervenendo nel dibattito contestando aspramente il Sindaco di Campobasso il cui mandato è ormai agli sgoccioli.

Già un primo provvedimento dello stesso primo cittadino nei confronti degli animali era stato contestato in maniera durissima ma dopo la “visita” di Striscia la notizia nel canile Campobasso la situazione era ulteriormente peggiorata. Ora, l’Amministrazione, quasi a voler chiudere l’argomento, avrebbe disposto il trasferimento forzato.

Sull’argomento la redazione di MyNews è stata “inondata” di mail da tutta Italia, per tale motivo invita i lettori e le lettrici a scrivere il proprio disappunto per questa vicenda nei commenti così che tutti possono averne visione e lettura. Si riporta una delle tante mail giunte in redazione.

Sono indignata nell’apprendere che gia’ dal 19 maggio c.a. e’ iniziata la deportazione di cani dalle strutture dell’ex mattatoio gestita dalla prof.ssa Folchi e della sig.ra Romano di Mirabello Sannitico. Tutta l’operazione costera’ decine di migliaia di euro che sarebbero serviti per combattere il randagismo attraverso iniziative di sterilizzazione e di educazione della popolazione senza contare l’aiuto alla stesse strutture sopranominate, con opere di ristrutturazione e sostentamento varie. Invece i cani vengono prelevati e portati in un’altra struttura sotto gli occhi dei volontari che li hanno sempre seguiti e a cui loro sono affezionati. Ancora una volta si ignora la sensibilita’ animale, si compiono azioni senza motivo decente dimostrando cosi’ una totale mancanza del senso del benessere animale e del rispetto verso creature che come noi gioiscono e soffrono e istaurano dei legami affettivi. Fermate questa ingiustizia, fermate quello che e’ gia’ palesemente un ennesimo madornale errore. Riportate i cani prelevati al loro posto e fermatevi dal prenderne altri. Non e’ questa la strada per combattere il randagismo. Abbiate un cuore, gli animali ce l’hanno”.

Sarah Cipria  Via Marcantonio, 24
 80125 Napoli

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14 Commenti

  1. trasferimento cani e randagismo
    Condivido pienamente lo sdegno di tutti coloro che stanno scrivendo per dare voce a chi non ne ha e sopratutto contro il trasferimento insensato dei poveri cani dell’ ex mattatoio… bisognerebbe essere più civili e ragionare invece di prendere decisioni così Ottuse. Vergogna!!!!

  2. Sono indignata
    Come al solito gli animali sono trattati come oggetti che possono essere spostati da un mbile all’altro senza pensare a come stanno e a cosa patiscono. Spero vivamente che venga fermato questo nuovo film dell’orrore e che si guardi per una volta alla salute mentale dei nostri più cari amici.

  3. no deportazione cani
    Buongiorno,
    mi unisco alla richiesta di tanti altri cittadini italiani di interrompere lo spostamento di cani che sta avvenendo dai canili di Campobasso a Milano. Non è in questo modo che si risolve il problema del randagismo!! E’ assurdo anche solo pensarlo!! Inoltre questo spostamento costerà parecchio… uno spreco di soldi PUBBLICI!!!!!
    Invece questi soldi dovrebbero essere usati per gestire campgne di sterilizzazione ed educazione della popolazione, di concerto con i volontari locali!

    Nella speranza che qualcosa di concreto e UTILE venga fatto, porgo
    cordiali saluti.
    Luciano Corino

  4. Basta deportare i cani da Campobasso a Milano!!!
    Scriviamo per urlare BASTA allo spostamento di cani da Campobasso ad altri canili.
    Invece di sprecare migliaia di euro in questa iniziativa assurda, tutti quei soldi dovrebbero essere investiti in campagne di sterilizzazione, in programmi di educazione alla civile convivenza uomo/animali, in aiuti concreti a quei volontari che, con mezzi propri, si sono occupati dei cani che ora si vedono strappare via.
    UNA VERA VERGOGNA!!!

  5. campobasso
    E’ sicuramente una vergogna. Vergogna il Sindaco, vergogna il modo in cui è stato tenuto il canile di campobasso, vergogna il trasferimento, vergogna la spesa pubblica- In tutto questo ci rimettono gli animali…..

  6. basta deportazione cani
    invece di spostare questi poveri cani in una struttura dove non potranno avere le cure necessarie,visto che ne conterrebbe circa un migliaio,destinate la cifra a disposizione per migliorare quella che c’e’ sul posto.Anche perche’ il problema si riproporra’ fra non piu’ di sei mesi,perche’ tolti questi, ce ne saranno altri ed altri ancora.Investendo invece in questa gia’ esistente e coinvolgendo tutti in una gara di solidarieta’,si puo’ avere sempre la situazione sotto controllo.Sterilizzando tutte le femmine e cercando di farne adottare il piu’ possibile,buona parte del problema e’ risolto.Forse il comune non vuole prendersi il carico di ulteriori spese?Vi do un suggerimento:tassate ogni famiglia di 1 euro al mese e fate capire loro che e’ necessario per avere una citta’ piu’ ordinata e pulita,dove non ci saranno piu’ cani che vagano per strada e dove non si assistera’ piu’ a scene che turberebbero anche le persone piu’ indifferenti( tipo:cuccioli investiti e lasciati a terra agonizzanti,cagne che sono costrette a partorire per strada,con le conseguenze che tutti conosciamo).Il ricavato dovrebbe venire utilizzato per nutrirli e per le cure mediche(vaccinazioni,sterilizzazione,trattamenti antiparassitari) .Date un segno di civilta’ e di progresso,fermate questa inutile deportazione.

    FRANCESCA TOSCANO

  7. no trasferimento cani
    In riferimento alla deportazione, iniziata lo scorso 19 maggio, di
    centinaia di cani (circa 350)
    dalle strutture di Campobasso a un canile-
    lager di Milano
    chiedo di fermare
    questo assurdo spostamento che sta
    avvenendo senza alcuna cura per i cani, senza
    alcun accordo coi
    volontari, e senza alcun senso, perche’ non
    e’ spostando i cani che si
    previene il randagismo!
    Chiedo invece di spendere quei soldi per
    gestire
    campagne di sterilizzazione ed educazione della popolazione,
    di
    concerto coi volontari locali, che ora invece si vedono portare via
    in malo modo
    gli animali di cui si occupano da anni e non ricevono
    alcun aiuto per
    aiutare gli animali sul posto.
    Laura Imburgia

  8. basta
    Gentili Signori,

    apprendiamo con sgomento e indignazione dello spostamento, in atto in
    questi giorni, di decine e decine di cani dalle strutture di Campobasso
    a un canile di Milano (che, secondo quanto appreso, conterrebbe oltre
    1000 cani).

    Lo spostamento, che sta avvenendo senza alcun accordo con i volontari,
    senza alcun senso e senza alcuna considerazione del benessere fisico e
    psicologico di questi animali, ha avuto inizio lo scorso 19 maggio.
    A nostro parere non è spostando i cani da una parte all’altra del nostro
    paese che si previene il randagismo.

    Vi chiediano pertanto, con la presente, di voler porre fine a questo
    incomprensibile se non assurdo “trasloco”, dirottando le risorse
    economiche ad esso destinate verso una corretta gestione di campagne di
    sterilizzazione ed educazione della popolazione, in collaborazione con i
    volontari locali, che ora si vedono privare inspiegabilmente degli
    animali di cui si occupano da anni.

    Grazie fin d’ora per quanto vorrete fare

    Distinti Saluti
    Massimo Lo Scavo e Daniela Galeota
    Pordenone

  9. deportazione cani
    Chiedo che venga bloccato lo spostamento dei cani da Campobasso alla struttura Milanese che conta già un migliaio di cani e che le ingenti somme messe in campo per la deportazione siano impiegate in modo più proficuo per campagne di sterilizzazione e di sensibilizzazione di concerto con i volontari locali che da anni
    si occupano degli animali senza alcun sostegno da parte delle istituzioni.
    Cordialmente
    Rosario Lanteri

  10. cani
    Buonasera,
    scrivo per unirmi alle numerose richieste di fermare lo spostamento di
    cani da Campobasso, e di usare invece quel denaro in campagne di
    sterilizzazione ed infomrazione insieme ai volontari animalisti, in modo
    da arginare il problema alla radice.

    Cordiali saluti,
    Andrea Sozzi

  11. No ai cani a Milano
    Vorrei protestare in merito allo spostamento di 330 cani (tra quelli dell’ex Mattatoio e quelli della sig.ra Romano di Mirabello Sannitico) da Campobasso a Milano.
    Chiedo che venga fermato questo assurdo spostamento, e che i soldi spesi in questo modo vengano invece spesi per gestire campagne di sterilizzazione ed educazione della popolazione, di concerto
    coi volontari locali, che ora invece si vedono portare via in malo modo gli animali di cui si occupano da anni e non ricevono alcun aiuto per aiutare gli animali sul posto.

    Grazie per l’attenzione,
    Milena Peverelli

  12. Deportazione = Insicurezza per la salute degli animali. Fossero bambini fareste lo stesso cari sindaci?
    Salve a tutti, sono Simona Vitagliano, responsabile della sede di Napoli dell’associazione Gruppo Bairo Onlus. La mia sede è aperta da poco, in pieno covo di randagismo e deportazioni animali, qui fatte diversamente e più alla luce del sole, per mano di “generosi volontari” che spostano cani dal sud al nord, da canili ad altri canili, da regione a regione, dall’Italia all’estero, e il numero di cani che scompaiono, sia padronali che randagi, in questa città ed in questa regione è impressionante.
    La verità è che gli animali sono diventati da tanto tempo un buisiness, e la nostra associazione è una delle poche che purtroppo, oltre a occuparsi di tanti animali, sente il dovere morale e pratico di dover fare qualcosa contro queste deportazioni….e dico purtroppo perchè questo spesso ci provoca l’inimicizia di tanti “animalisti” (per modo di dire, animalisti per mia opinione) e soprattutto tanto, tanto, tantissimo lavoro…
    Spostare gli animali per risolvere il randagismo non ha mai aiutato, anzi, ha sempre accresciuto il problema…Molti animali che vengono definiti “adottati” non si sa che fine fanno, mentre molti altri vengono intravisti su siti tedeschi come ZERGPORTAL in vendita…e sappiamo bene quanto sia praticata all’estero, in Germania e Svizzera, Francia anche, la vivisezione non solo sui topi e i piccoli animali, ma anche su cani, gatti, scimmie…da dove pensate arrivino quegli animali?
    E se non è una soluzione per gli “animalisti” non è una soluzione nemmeno per i sindaci, che dovrebbero pensare a ben altro che a spostare animali qui e là come fossero pacchi postali, senza alcun controllo sul futuro di queste vite, perchè sono vite senzienti, coscienti, proprio come i bambini o i cani che hanno a casa propria.
    Agire sul territorio, impiegando forze, energie, denaro e braccia sul proprio territorio, è veramente quello che possiamo fare per cambiare le cose, basta con questi camion carichi di trasportini colmi di bestie, basta con questi viaggi dell’orrore IDENTICI a tutti i viaggi degli animali arrivati clandestinamente dall’est e che fanno tanto ribrezzo a tutti.
    Prendiamoci ognuno le nostre responsabilità e agiamo veramente, sul serio.
    Se ognuno di noi si occupasse anche di un solo randagio della propria città, curandolo, sterilizzandolo, nutrendolo e amandolo, probabilmente tutto questo non avrebbe nemmeno ragione di esistere.

  13. disapprovazione totale sull’
    Non è con la sola chiusura dei canili ed il trasferimento dei cani a centinaia di km. che si risolve il benessere animale tanto più che i suddetti animali vengono sempre deportati nella regione Lombardia ove, guarda caso, vige come se
    fosse Legge, l’opportunità di trasferire ulterioremente gli animali nelle mani delle associazioni straniere così sempre disposte a trovare continuamente famiglie pronte ad accoglierli. Abbiamo un ministero che dovrebbe interessarsi prioritariamente al /destino finale degli animali (ne è testimone la ancora valida Circolare Garavaglia che sottopone la massima attenzione agli affidi dei randagi ed al loro controllo nel tempo) ufficialmente resoconti delle esportazioni effettuate da anni, mai abbiamo visionato elenchi riportanti cifre esatte dei viaggi all’estero, mai siamo riusciti a conoscere microchip, tatuaggi e numero preciso degli animali mai identificati che hanno passato il confine. Ed in fin dei conti ci chiediamo
    anche come può un cane italiano, di circa 10-12 anni (le offerte di adozioni riguardano di gran lunga tale fascia) abituato quindi a comandi in lingua italiana riuscire ad inserirsi e a rispettare “comandi in lingua straniera”. O
    in Italia esistono animali poliglotti o gli stranieri hanno il dono della “lingua”.