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Ufficio Elettorale TermoliTERMOLI – E’ stata una giornata convulsa quella vissuta oggi a Termoli in vista delle elezioni di fine maggio. In Municipio si è dato il via alla consegna delle liste. Il primo a recarsi in Comune, intorno alle 17, è stato Remo Di Giandomenico, ex sindaco e deputato della città. Con lui il suo staff tra cui Antonellina Ribuoli che ha seguito l’intero iter burocratico durato gran  parte del pomeriggio. Dopo Di Giandomenico è stata la volta del Movimento 5 stelle con Nicola Di Michele candidato sindaco della città.

Non è stata depositata la lista degli esponenti Udc che hanno siglato un accordo elettorale con il candidato sindaco del Partito Democratico Angelo Sbrocca. Ed ogi pomeriggio è esplosa la polemica che ha interessato anche la segreteria romana dell’Unione di Centro sul caso Termoli.

Il nuovo simbolo del partito che, alle elezioni europee, ha siglato l’intesa con il Nuovo Centro Destra, sarà assegnato al candidato Michele Marone della coalizione di Centro destra. Dal vice segretario nazionale dell’Udc è partita una missiva con la quale non si autorizza Michele Cocomazzi all’utilizzo del vecchio simbolo del partito che avrebbe dovuto andare in appoggio al Partito Democratico a seguito dell’intesa siglata da una parte del movimento politico con il centro sinistra.

Di conseguenza la lista già pronta non è stata consegnata in Comune nonostante le firme raccolte correttamente. E sembra sia “saltata” anche la civica degli esponenti dell’Udc in accordo con il Pd per l’impossibilità di raccogliere nuove firme e procedere all’espletamento del lungo e complesso iter burocratico.

Di conseguenza gli interessati andranno a candidarsi in altre liste civiche della coalizione di centro sinistra. Vincenzo Aufiero, invece, è rimasto con il centro destra e si candiderà nella lista dell’Ndc-Udc. Si rimescolano completamente gli equilibri politici in città. In “casa” centro sinistra la situazione non è delle migliori. Anzi.

Il presidente Paolo Di Laura Frattura, arrivato nel pomeriggio a Termoli, tenterà il tutto per tutto per ricompattare la coalizione ma sembra una operazione troppo ardita per poterla completare in una notte. Paolo Marinucci e Angelo Sbrocca, dopo aver lavorato alacremente sulle liste in questi ultimi giorni,non sembrano intenzionati a ritirarsi per far posto ad una terza persona il cui nome non è ancora acclarato.

Tutto è possibile naturalmente, ma l’impossibile a poche ore dalla scadenza della presentazione delle liste non si può concretizzare.

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